Sabrina Beccalli, l'ipotesi dei carabinieri: "Uccisa per aver rifiutato un'avance sessuale a casa della ex di Pasini"
Per cancellare le prove l'uomo aveva poi tagliato i tubi del gas nell'appartamento rischiando una strage. Inoltre quella notte una vicina ha affermato agli investigatori di aver sentito grida di aiuto
Sabrina Beccalli sarebbe stata uccisa per aver rifiutato un'avance sessuale. E' questa l'ipotesi su cui puntano i carabinieri di Cremona che indagano sul caso della donna di Crema scomparsa a Ferragosto. Il delitto sarebbe accaduto nella notte fra il 14 e il 15 agosto nell'abitazione della ex fidanzata di Alessandro Pasini, l'uomo in carcere con l'accusa di omicidio e distruzione del cadavere. Il Ris infatti "ha rilevato tracce utili" nell'appartamento.
Secondo il comandante Lorenzo Carlo Maria Repetto i due, all'insaputa della proprietaria in vacanza, si sono trovati per consumare stupefacenti. La tesi di Pasini, ha spiegato il comandante, è che la donna sia morta "per un malore o overdose, ma noi pensiamo che questo non sia successo".
Una vicina di casa ha sentito grida di aiuto "Sicuramente nella notte fra il 14 e il 15 sono stati nella casa della ex di Pasini, che non sapeva nulla. Era in un'altra località, sapeva che lui aveva le chiavi ma lo aveva diffidato a usare la casa perche' avevano interrotto la relazione - ha dichiarato Repetto -. Nell'ordinanza si trovano alcuni elementi, come il fatto che una signora ha sentito grida di aiuto provenire da quella zona da parte di una donna. E' poco credibile che una persona in overdose chieda aiuto, e nel caso lo farebbe rivolgendosi a una persona che conosce chiamandola per nome e non dicendo genericamente 'aiuto'".
Le bugie di Pasini per depistare le indagini Il colonnello ha evidenziato che "è un'ipotesi che la motivazione possa essere un rifiuto a un'avance sessuale. L'incontro era dovuto al fatto che entrambi consumavano stupefacenti. Le dichiarazioni di Pasini fanno presumere che lui avesse anche altre intenzioni e non è detto che la donna fosse d'accordo". Repetto ha aggiunto che "anche nell'ordinanza del gip si evidenzia che Pasini ha dichiarato di aver bruciato il corpo di Sabrina nell'auto, sostenendo che la carcassa rinvenuta nell'auto carbonizzata fosse della donna. Ma è assolutamente impossibile perché è stato acclarato senza alcun dubbio che si trattava di un cane. Lui - ha proseguito - ha pensato evidentemente di sviare le indagini in questo modo pensando che i resti non potessero essere identificabili. Evidentemente ha occultato il corpo da altre parti, per far sì che noi non avessimo tracce di atti violenti, che noi pensiamo invece siano accaduti". La cisterna agricola che si sta cercando di svuotare dai liquami "è uno degli obiettivi possibili" nella ricerca del cadavere.
Casa piena di gas: rischiata la strage "Poteva esserci una strage" quando i carabinieri si sono recati nell'abitazione dove Alessandro Pasini avrebbe ucciso la donna di Crema. "Pasini ha tagliato il tubo del gas della caldaia. L'ambiente era saturato da quattro giorni di gas - ha raccontato il comandante Repetto -. Solo per il fatto che per entrare abbiamo dovuto chiamare i vigili del fuoco, che sono entrati dalla finestra e il gas è uscito, non è successo un disastro. Bastava che qualcuno entrasse dalla porta e accendesse la luce e veniva giù tutta la palazzina, in cui c'è un'altra famiglia. Lo ha fatto perché voleva cancellare le prove. Ha ammesso di aver tagliato il tubo, per quel motivo. Credo che il pm valuterà anche l'ipotesi di reato di tentata strage".
Pasini resta in carcere Intanto il gip di Cremona all'indomani dell'interrogatorio di garanzia nei confronti di Alessandro Pasini non gli ha convalidato il fermo ma ha deciso di applicare la custodia cautelare in carcere per il sospettato dell'omicidio e della distruzione del cadavere di Sabrina Beccalli.
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