Dopo l'ok all'espatrio

Alexei Navalny è stato trasferito a Berlino: sarà curato in Germania

L'aereo-ambulanza tedesco inviato dalla Germania ha trasferito l'oppositore russo all'ospedale Charite. Con lui è arrivata anche la moglie Yulia

L'aereo-ambulanza tedesco con a bordo Alexei Navalny, l'oppositore russo Vladimir Putin finito in coma per quello che il suo entourage sostiene essere stato un avvelenamento, è atterrato a Berlino dopo essere dall'aeroporto siberiano di Omsk. A Navalny è stato concesso l'espatrio dopo una giornata di braccio di ferro coi medici russi, i quali sostenevano inizialmente che il paziente non fosse in condizione di viaggiare.

"Grazie per la vostra perseveranza. Senza il vostro sostegno non ce l'avremmo fatta!" ha scritto sul profilo Instagram la moglie di Navalny, Yulia, che è arrivata con lui in Germania. "La lotta per la vita e la salute di Alexei è appena cominciata e restano ancora molte prove da superare, ma ora almeno un primo passo è stato fatto", ha scritto invece su Twitter la portavoce Kira Iarmych.

Navalny è stato quindi trasferito all'ospedale Charité di Berlino, dove sarà curato. La struttura ha diffuso una dichiarazione in cui ha avvertito che sono in corso esami approfonditi e finché non verranno completati i medici non dirameranno informazioni sulle sue condizioni di salute né sulle cure. Il blogger e oppositore russo si era sentito male durante un volo da Tomsk a Mosca giovedì, e il suo aereo aveva eseguito un atterraggio d'emergenza a Omsk: il suo entourage sospetta che sia stato avvelenato con un tè che Navalny ha bevuto poco prima di partire. 

Di sicuro ci vorrà "un po' per escludere" l'avvelenamento, sottolinea Alastair Hay, professore emerito e tossicologo esperto della scuola di medicina dell'università di Leeds, in Inghilterra, sottolineando che "soprattutto se qualcosa è altamente tossico sarà in concentrazioni molto basse, per cui molti controlli semplicemente non rileverebbero quella sostanza".