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Lula: "Un errore l'asilo a Battisti, chiedo scusa ai familiari delle vittime" | Alberto Torregiani: "Non ce ne facciamo nulla"

Dopo la confessione dei reati da parte del terrorista dei Pac l'ex presidente del Brasile spiega: "Quell'uomo ha ingannato molte persone. In tanti lo ritenevano innocente"

L'ex presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, chiede scusa alle famiglie delle vittime di Cesare Battisti e riconosce: "Sbagliai quando concessi l'asilo al terrorista italiano". Intervistato dal canale YouTube "Tv Democracia", il leader del Partito dei lavoratori spiega di non aver estradato Battisti perché il suo ministro della Giustizia di allora, Tarso Genro, era certo che il militante dei Pac fosse "innocente". 

"Ingannò molti in Brasile" - Quell'uomo, secondo Lula, "ha ingannato molta gente in Brasile. Non so se abbia fatto altrettanto in Francia, ma la verità è che c'erano molte persone che lo ritenevano innocente. E se abbiamo commesso questo errore, ci scusiamo senz'altro". E alle famiglie delle vittime si rivolge con queste parole: "Appena saputo della confessione dei reati da parte sua, ho provato una grande frustrazione". 

"Delusione e frustrazione" - Battisti, chiarisce Lula, "ha messo in cattiva luce un governo che aveva un rapporto straordinario - e io ce l'ho ancora - con tutta la sinistra italiana ed europea. Non avrebbe dovuto mentire a chi credeva in lui. Il principio più importante in politica è di non far mai del male a un amico. Non puoi mentire ai tuoi amici. Oggi penso che, come me, tutti quelli della sinistra brasiliana che hanno difeso Battisti sono rimasti molto delusi". 

Il terrorista sta scontando l'ergastolo nel carcere di Oristano per quattro omicidi, commessi nel nostro Paese alla fine degli anni Settanta.

Torregiani: "Non ci facciamo nulla delle scuse di Lula" In merito alle scuse di Lula, è intervenuto Alberto Torregiani, il figlio del gioielliere ucciso nel 1979 dai Pac in una sparatoria in cui lui stesso rimase ferito e perse l'uso delle gambe. "Meglio tardi che mai ma sono inutili", replica Torregiani. "Adesso voglio vedere cosa dice chi aveva appoggiato la sua decisione. Perché dirlo oggi? Per fare notizia? Avrà le sue motivazioni personali. Io resto basito - aggiunge -. Ma su questa vicenda si torna ciclicamente. Se di Battisti non si parla almeno ogni tre mesi, inizio a preoccuparmi". Certo, "noi - conclude - non ci facciamo nulla delle sue scuse".

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