Beauty, la rivoluzione del campioncino: perché funziona (e lo amiamo tanto)
Apprezzatissimo per lo shopping online e sostenibile, si è rivelato uno strumento importantissimo anche nel lockdown
Una delle più semplici (ed efficaci) strategie di marketing di sempre. L'idea del campioncino di prova gratuito è venuta per prima nientemeno che alla signora Estée Lauder, la "regina" del beauty. Erano gli anni Trenta del secolo scorso e l'imprenditrice (al secolo Josephine Esther Mentzer, unica donna comparsa nella lista delle venti persone più influenti nell'economia del ventesimo secolo secondo Time nel 1998) testava così, con un piccolo omaggio, il gradimento delle clienti per le novità nel suo negozio di New York...
LE RAGIONI DI UN SUCCESSO SENZA TEMPO - Gratificante, soprattutto dopo ogni acquisto, l'uso del campioncino di prova gratuito ha sempre riscosso un certo successo: molto apprezzato dalla clientela, continua ad essere anche oggi un formidabile strumento di promozione. Al punto che molti store online prevedono l'invio di una fornitura di sample prima della vendita vera e propria di un prodotto. Si evitano in questo modo acquisti avventati e sbagliati e si guadagna in termini di soddisfazione.
UNA STRATEGIA SEMPRE VINCENTE - Sempre per facilitare gli acquisti online, è stata creata anche una sorta di banca-dati con un archivio digitale di fragranze per trovare la propria preferita, Wikiparfum. Il settore del beauty si sta muovendo, così, in direzione di un'offerta confezionata su misura e personalizzata, sostenibile e concepita intorno alle esigenze di ogni singolo utente. Accortezze via via sempre più apprezzate, visto anche l'incremento dello shopping online nel corso del lockdown e post emergenza Covid.
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