Usa 2020, Kamala Harris è la prima donna afro-indiana candidata alla vicepresidenza
Nel terzo giorno della convention democratica, Obama si scaglia contro Trump: ha usato la Casa Bianca come un reality show
Kamala Harris fa la storia accettando commossa nella terza serata della convention democratica la nomination per la vicepresidenza, prima donna di origini afroamericane e indiane a ricoprire tale incarico. E' stato anche il giorno di Barack Obama che, nel suo atteso discorso è andato all'attacco di Donald Trump: usa la Casa Bianca come "un reality show", ha detto infatti l'ex presidente Usa.
La storica nomination di Kamala Harris Con l'ufficializzazione della nomination alla vicepresidenza, la senatrice Kamala Harris diventa la prima donna di origini afroamericane e indiane a ricoprire questa carica. Quattro anni fu Hillary Clinton a rompere un altro soffitto di cristallo diventando il primo candidato donna di un grande partito alla Casa Bianca. E nel suo discorso di accettazione, la Harris ha voluto ricordare proprio le sue origini parlando della madre, una donna indiana immigrata, che le ha insegnato i valori della vita e l'ha allevata "come una donna afroamericana e indiana forte e orgogliosa della sua eredità".
Usa 2020, alla convention dem è la notte di Kamala Harris e Obama
Harris: "Biden sarà il presidente che unirà tutti" "Dobbiamo eleggere un presidente che porti qualcosa di diverso, di migliore, e faccia il lavoro importante. Un presidente che ci unisca tutti, afroamericani, bianchi, latinos, asiatici, nativi americani, per conquistare il futuro che vogliamo collettivamente. Dobbiamo eleggere Joe Biden", ha detto la Harris nel suo discorso nella terza serata della convention dem, dopo l'accettazione della nomination.
"Non c'e' alcun vaccino per il razzismo, ha quindi aggiunto, sottolineando la necessità di eleggere Biden e come il fallimento della leadership di Trump sia "costato vite umane",
Obama: "Trump non ha mai preso sul serio la sua carica"Dopo che la seconda serata della convention aveva visto protagonista Michelle Obama, la terza ha visto gli occhi puntati sul marito, l'ex presidente Barack Obama. "Speravo che Trump potesse mostrare qualche interesse nel prendere sul serio la carica, che potesse arrivare a sentire il perso dell'ufficio e scoprire qualche riverenza per la democrazia affidata alle sue cure ma non lo ha mai fatto", ha osservato Obama.
Obama: "Votate è in gioco la democrazia" Per Obama c'è un serio rischio democratico con il voto di novembre. "Quello che è in gioco ora è la nostra democrazia", ha spiegato alla terza serata della convention dem al Museum of the American Revolution di Philadelphia, lanciando un appello affinché tutti votino e abbraccino poi le proprie responsabilità perché "la democrazia non ha mai inteso essere transattiva, uno scambio del tipo 'tu mi voti e io faccio tutto meglio'".
Obama: "Biden ha carattere ed esperienza giuste" "In oltre otto anni, Joe era l'ultimo nella stanza ogni volta che affrontavo una grande decisione. Mi ha reso un presidente migliore. Ha il carattere e l'esperienza per renderci un Paese migliore", ha quindi dichiarato l'ex inquilino della Casa Bianca, definendo Biden un "fratello", un uomo con "resilienza" ed "empatia". E' il quinto discorso per Obama a una convention democratica. La sua prima apparizione risale al 2004, quando ha tenuto il discorso di apertura a Boston, durante la sua candidatura al Senato degli Stati Uniti.
Hillary Clinton: "Se Trump sarà rieletto, le cose peggioreranno" Alla terza serata della convention è intervenuta anche Hillary Clinton. Donald Trump "ancora non sa come fare il presidente. E l'America ha bisogno di un presidente, e ne ha bisogno ora", è stato l'attacco dell'ex segretario di Stato. "Se Trump sarà rieletto le cose peggioreranno. Votate: abbiamo bisogno di molti voti affinché Trump non possa rubare le elezioni".
La Clinton ha poi lanciato l'appello a votare perché, come accaduto a lei nel 2016, Biden "potrebbe vincere il voto popolare ma perdere le elezioni".
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