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Coronavirus, Ricciardi: "Riapertura delle scuole a settembre non è scontata"

Per il consigliere del ministero della Salute, tutto "dipenderà dal comportamento responsabile delle persone"

Se nei prossimi giorni il numero dei contagi continuerà a crescere, "c'è un problema serio da affrontare. Non è ipotizzabile solo la chiusura di aree con focolai, ma anche che non riaprano le scuole a settembre". Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. Tutto, ha sottolineato, "dipenderà dal comportamento responsabile delle persone".

Intervistato da "Il Messaggero", Ricciardi ha spiegato che "la problematicità è diffusa su tutto il territorio nazionale. Non c'è nessuna zona che parte avvantaggiata o svantaggiata. Tutto dipenderà dalla capacità che avranno i territori e le autorità sanitarie di intercettare e circoscrivere i focolai. Naturalmente, ogni sviluppo futuro dipenderà soprattutto dal comportamento delle persone".

"Non c'è nessuna parte del territorio nazionale che oggi è immune. Tutte quante le regioni sono vulnerabili e a rischio e ripartono da una condizione simile. Forse le uniche ancora svantaggiate dalla situazione precedente sono la Lombardia, il Veneto e, in parte, l'Emilia Romagna. Queste tre Regioni continuano ad avere dati peggiori rispetto al resto d'Italia". 

Il ministro Azzolina visita una scuola di Milano, aule già pronte per la didattica post-Covid

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Il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha visitato l'istituto comprensivo Riccardo Massa, nella periferia nord-ovest di Milano. Ad accoglierla il dirigente scolastico, Milena Piscozzo, e il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Augusta Celada. Il ministro ha fatto un giro delle aule, già predisposte per la riapertura in sicurezza il 14 settembre. Ad attendere la Azzolina anche un gruppo di rappresentanti del "Comitato priorità alla scuola", che hanno espresso preoccupazione per la ripartenza.  

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