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Covid, oltre 200 esposti e denunce contro il governo: ecco da dove arrivano

Contro il premier e i ministri per la gestione dell'emergenza coronavirus ci sono semplici cittadini, avvocati e il Codacons

LaPresse

C'è chi accusa il governo di aver fatto troppo poco nella lotta al coronavirus e chi, al contrario, condanna il lockdown, ritenuto sproporzionato in relazione alla situazione nel Paese. Sono oltre duecento le denunce e gli esposti contro l'esecutivo, che la Procura di Roma ha inviato, sollecitando l'archiviazione, al tribunale dei ministri. Gli esposti, affidati ai pm Eugenio Albamonte e Giorgio Orano, sono stati inviati soprattutto da semplici cittadini e in alcuni casi sono molto simili tra loro. Dietro le denunce anche avvocati, come Carlo Taormina, e il Codacons.

L'avvocato Taormina: "Procura sconcertante" "Avevo comunicato che gli atti erano stati trasmessi al tribunale dei ministri per mia denunzia contro Conte e Speranza", ha commentato l'avvocato Carlo Taormina su Twitter. "La sconcertante novità è che la procura li ha trasmessi dicendo di archiviare. Il tribunale invece è autonomo e l'unico investito di ogni potere. Voglio chiarire che non accuso i medici per i morti ammazzati. Sono morti che si sarebbero evitati se governo e regioni avessero chiuso tutto il 31 gennaio e ribadisco che si è trattato di morti orrende".

Gli esposti del Codacons Contro l'esecutivo si era mosso anche il Codacons. Il 9 aprile, si legge in una nota dell'Associazione dei consumatori, venne depositata una "denuncia in cui, sulla mancata istituzione della zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo", il Codacons chiedeva alla procura di "predisporre tutti i controlli necessari ad accertare eventuali responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti". In un altro esposto, invece, si chiedeva alla magistratura di "verificare eventuali ritardi da parte della P.a. sul fronte delle misure anti-Covid".

Milano, a Quarto Oggiaro murale dedicato a infermieri e medici del Sacco e alle vittime del Covid19

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Murale dedicato a infermieri e medici del Sacco
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Murale dedicato a infermieri e medici del Sacco
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Murale dedicato a infermieri e medici del Sacco
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Murale dedicato a infermieri e medici del Sacco
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 Murale dedicato a infermieri e medici del Sacco
Un maximurale dedicato al personale sanitario e ai medici dell'ospedale Sacco di Milano, sin dall'inizio dell'emergenza in prima linea nella lotta al coronavirus. Nel quartiere Quarto Oggiaro di Milano, l'artista  Cosimo Cheone, grazie all'iniziativa di Spazio Baluardo e con il patrocinio del Municipio 8, ha rappresentato sul muro i volti di un'infermiera e di una dottoressa, stremate dopo il lavoro in reparto, ma anche quello di un bambino e di un uomo, per sottolineare che il Covid19 ha colpito ogni fascia d'età. I protagonisti hanno tutti  il viso coperto dalla mascherina. Spiccano solo gli occhi, impauriti, a volte sofferenti. Il murale, ancora in fase di ultimazione, si trova in via Palizzi all'ingresso del quartiere milanese e le foto sono state postate da Cheone sul suo profilo Facebook.

Ad aprile l'esposto per i morti nelle Rsa Sempre ad aprile, in un nuovo esposto presentato a 104 procure di tutta Italia, "il Codacons denunciava il governo per i numerosi decessi registrati all'interno delle Rsa".  "Ora tutti i cittadini che hanno subito danni a causa dei reati per cui indaga la procura di Roma - conclude la nota - potranno costituirsi parti offese e chiedere un risarcimento. In tal senso il Codacons sta preparando un apposito modulo che sarà pubblicato sul sito dell'associazione". 

Le accuse all'esecutivo Di fatto sono due i filoni che legano gli esposti: da una parte c'è chi denuncia che il governo ha fatto troppo poco nella lotta al virus e in questo caso si ipotizzano i reati di epidemia colposa, omicidio colposo e delitti colposi contro la salute pubblica. Nel secondo filone sono stati inseriti gli esposti in cui si afferma che il lockdown è stata una misura sproporzionata rispetto alla situazione ipotizzando i reati di abuso d'ufficio e attentato contro i diritti politici del cittadino.

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