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Coronavirus, Miozzo (Cts): lockdown mirati inevitabili se la situazione sfugge | "Le discoteche devono restare chiuse"

Il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico parla di una "situazione governabile" ma avverte: "Il virus circola in tutto il Paese e il salto quantitativo può essere molto veloce, questo è il rischio vero"

Un nuovo lockdown nazionale? "Decisamente improbabile". Ma le chiusure locali "possono diventare inevitabili se la situazione sfugge di mano, se il controllo del territorio e degli infetti sfugge di mano". E il rischio esiste, perché "c'è sempre una festa danzante o un barbecue da fare, un funerale da celebrare". Così il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, sottolineando che "400 casi al giorno non sono tanti né pochi, ma il virus c'è e circola".

"Le discoteche devono rimanere chiuse" - Il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico sottolinea che "le discoteche devono rimanere chiuse perché, qualsiasi cosa si dica, con migliaia di ragazzi ammassati non c'è nulla da fare". Miozzo ricorda che il parere del Cts non cambia al riguardo e che lo stesso governo lo ha scritto nell'ultimo Dpcm. "Le aggregazioni di massa sono devastanti - chiarisce -, impossibili da gestire". All'osservazione in merito agli interessi economici legati al settore e alle migliaia di lavoratori risponde: "Ci rendiamo perfettamente conto e per questo servono delle compensazioni. Il lavoratore del settore va tutelato come e forse anche più degli altri, perché parliamo di un settore troppo a rischio". 

"Situazione governabile, ma il rischio resta" - Sulla diffusione del Covid, il coordinatore del Cts ribadisce che "il virus è presente in tutto il Paese" ma precisa che "la situazione in cui ci troviamo è ancora governabile. Però è precaria e il passaggio, il salto quantitativo, può essere molto veloce: questo è il rischio vero". 

"Inondiamo gli ospedali di dolcezza", la sfida del pasticciere Knam lanciata nel lockdown arriva al Niguarda di Milano

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Da marzo la sfida della "dolcezza" continua, perché continua la lotta al coronavirus. Così Ernst Knam, il pasticciere noto anche al piccolo schermo, che in piena pandemia lanciò attraverso i suoi profili social la #CakesAnatomyChallenge, l'invito, cioè, ai colleghi di riempire gli ospedali di dolci e... dolcezza, ha mantenuto la promessa e ha fatto la sua parte. Perciò anche all'ospedale Niguarda di Milano è arrivata la sua torta di ringraziamento, dedicata a tutti gli operatori che in prima linea hanno fronteggiato il virus. "Io faccio dolci, regalo sorrisi. Loro... loro fanno molto di più, salvano vite", sono state le parole che hanno accompagnato il gustoso omaggio fino in corsia. Gesto apprezzato, con tanto di foto postate sulla pagina Facebook del nosocomio milanese

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