Bonus Inps, il leghista Dara rompe il silenzio: "Lo ha chiesto mia madre" | Il vicepresidente del Veneto si dimette
In Emilia Romagna sospeso il consigliere regionale Bargi
"Sono socio, con mia madre, di un'azienda con cui operiamo conto terzi nel settore tessile ed in cui mi occupo della sola parte commerciale (...) Su proposta dello studio fiscale avallata dalla mia socia, viene richiesto, come previsto dalla legge art. 28 DL 18/2020, il bonus Partite Iva, attraverso i pin nominali dei soci (...) Non ne ho avuto informazione/evidenza. Se ho sbagliato per una mancata richiesta di informazioni e controllo e per un eccesso di abitudini familiari, sono pronto a risponderne". E' questa la posizione ufficiale del deputato Andrea Dara, sospeso dal suo partito, la Lega, per la vicenda dei 600 euro. La nota è stata pubblicata da La Gazzetta di Mantova.
Chi è Andrea Dara - Nato a Castel Goffredo, in provincia di Mantova, il 7 gennaio 1979, Dara è un piccolo imprenditore nel settore tessile e abbigliamento. Eletto nella circoscrizione Lombardia 4 nelle file della Lega, nel 2019 ha dichiarato - come si legge nella comunicazione reddituale consegnata alla Camera - 109.324 euro. E' stato consigliere comunale a Castiglione delle Stiviere (dove ha anche otto immobili, sempre secondo la sua dichiarazione dei redditi, derivanti da "eredità paterna", come specifica) dal 2007 al 2011, poi vicesindaco nel 2016. Per quest'ultima incarico le opposizioni alla giunta hanno chiesto le dimissioni, ma il sindaco Enrico Volpi difende il suo braccio destro: "Prima chiarezza".
Bonus 600 euro, la posizione ufficiale - "Considerato il periodo di sospensione obbligatoria dell’attività, causa emergenza Covid19, la società - ha spiegato Dara nel suo comunicato - necessita di ulteriore liquidità. L’accredito è avvenuto sul conto corrente dedicato agli affitti e i bonus sono stati girati, insieme ad altre somme, alla società per coprire emergenze nei pagamenti di dipendenti e fornitori, in assenza di pagamenti dei nostri clienti e ritardi nell’erogazione della Cig".
Con la precisazione: "Della richiesta specifica del bonus e del suo accredito io non ho avuto informazione e/o evidenza, proprio perché gestita direttamente dall’amministrazione della mia azienda". "Questo - conclude Dara - ho voluto spiegare per il rispetto che porto per le istituzioni, nazionali e locali, in cui sono stato eletto, per i cittadini e i miei elettori, per la mia famiglia, per i lavoratori della mia azienda e per il mio partito".
Lega sospende il consigliere dell'Emilia-Romagna Bargi Intanto Stefano Bargi, consigliere regionale dell'Emilia Romagna della Lega che ha richiesto e ottenuto il bonus Inps, "è stato sospeso dal partito". Lo annuncia Matteo Rancan, capogruppo del Carroccio in Regione. "Il provvedimento disciplinare è identico a quello assunto per i deputati che si trovano nella medesima situazione", spiega.
Si dimette il vice di Zaia: "Decisione presa a testa alta" In Veneto il vicepresidente Gianluca Forcolin ha annunciato le sue dimissioni. Lo faccio, ha spiegato in una nota "per il rispetto che ho nei confronti dei veneti che mi onoro di rappresentare. Ho comunicato la mia decisione al presidente Zaia, con cui da anni lavoro con lealtà ed onestà. Ho deciso inoltre di non ricandidarmi alla carica di consigliere, perché credo sia giusto che in campagna elettorale si torni a parlare della straordinaria legislatura che sta terminando e non del sottoscritto". "A testa alta e con la schiena dritta - ha aggiunto - ho preso questa decisione, nonostante non abbia percepito nessun bonus e la richiesta mai perfezionata sia partita di default dallo studio".
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