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Coronavirus, in Svezia è fallito l'obiettivo "immunità di gregge": oltre 5mila morti

Lo scrivono due ricercatori dell'University College di Londra in un editoriale sul Journal of the Royal Society of Medicine

La Svezia ha puntato sul raggiungimento dell'immunità di gregge attraverso una "diffusione controllata" del coronavirus senza mettere in campo un lockdown, come fatto in Italia e in altri Stati dell'Unio0ne Europea. L'obiettivo non è stato raggiunto, anzi, attualmente, il Paese si trova ad avere più casi e più morti rispetto ai vicini. Lo scrivono in un editoriale sul Journal of the Royal Society of Medicine due ricercatori dell'University College di Londra.

Le previsioni - Il governo svedese, si legge nell'articolo, ipotizzava che a maggio fosse stato infettato, e quindi avesse gli anticorpi, il 40% della popolazione svedese, mentre, secondo gli studi sierologici, la percentuale è vicina solo al 15%. Inoltre, la Svezia ha il triplo dei casi per milione di abitanti rispetto alla Danimarca, quattro volte più della Norvegia e cinque volte più della Finlandia. Stoccolma ha registrato oltre 5mila, mentre gli altri Paesi sono abbondantemente sotto ai mille. "E' chiaro che non solo i tassi di contagio, ricoveri e mortalità sono molto più alti dei Paesi confinanti - scrivono gli autori dell'editoriale -, ma anche l'andamento dell'epidemia è differente, con infezioni e mortalità più alte rispetto ai periodi più critici visti in Danimarca, Finlandia e Norvegia".
 

L'immunità di gregge potrebbe iniziare ad avere qualche effetto, scrivono alcuni esperti sulla rivista del Mit, negli Stati americani più particolarmente colpiti, dove l'alto
numero dei casi, e quindi degli immuni, potrebbe avere un ruolo nel rallentare l'epidemia. "Credo che le epidemie in corso in Arizona, Florida e Texas lasceranno abbastanza immunità da aiutare a tenere controllato il Covid-19 - afferma ad esempio Trevor Bedford dell'università di Washington -. Tuttavia questi livelli non sono compatibili con un pieno ritorno alla normalità e ai comportamenti di prima della pandemia". 

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