Non solo bonus, il decreto agosto punta su lavoro e investimenti. Lo sottolinea il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. "E' chiaro, siamo ancora nell'emergenza, ma stiamo già passando a quella che sarà la fase cruciale del nostro impegno: cambiare il Paese, intervenire in maniera incisiva e strutturale per rimuovere ingiustizie e arretratezze", dice. E per il futuro promette: "Il prossimo anno taglieremo l'Irpef".
"Un anno fa - afferma a La Repubblica - lo spread era alle stelle e si parlava di Italexit. Oggi è chiaro a tutti che la scelta di dare vita a questa maggioranza è stata un bene per l'Italia e che il governo guidato da Conte, che ha saputo gestire con efficacia una crisi senza precedenti e ha contribuito in misura rilevante allo storico accordo europeo, può completare la legislatura non solo con l'orgoglio di aver salvato il paese da una deriva drammatica e pericolosa ma con l'ambizione di cambiarlo in profondità".
"La misura inserita nel dl agosto di decontribuzione per il Sud, una scelta di portata storica, - spiega il ministro - significa che andiamo oltre l'emergenza Covid, affrontiamo nodi e problemi di fondo del nostro Paese". Saranno sufficienti per frenare la recessione? "Quella di contrastare i pesanti effetti economici del coronavirus con un forte intervento anticiclico in deficit è una strategia giusta, che abbiamo definito in modo condiviso a livello europeo e internazionale - afferma Gualtieri -. Senza questi interventi la crisi avrebbe avuto conseguenze economiche e sociali insostenibili che avrebbero compromesso la possibilità di una ripartenza che invece è in corso".
Per quanto riguarda la riforma fiscale per una riduzione dell'Irpef, il titolare dell'Economia dice di apprezzare il modello tedesco di progressività con aliquota continua, "ma - mette in chiaro - niente è ancora deciso".