Guai in vista per Telecom Italia: l'aumento annunciato dalla compagnia per la telefonia fissa, che dovrebbe scattare oggi, "non appare giustificato da condizioni economiche generali, quali l'andamento dei prezzi al consumo o l'aumento del potere d'acquisto degli italiani". Lo scrive l'Agcom in una delibera con cui diffida l'operatore telefonico per un generalizzato "aumento del 300%". Ma l'azienda insiste: "Siamo in regola".
Telecom Italia afferma infatti "di aver agito nel pieno rispetto delle regole, della concorrenza e dei diritti dei clienti".
L'autorità invece segnala che l'aumento, andando a sommarsi a quello della componente canone mensile degli ultimi tre anni presenta "un alto rischio di esclusione sociale" dalla cosiddetta "rete di sicurezza", il cui accesso e altri servizi di base sono sottoposti agli obblighi di servizio universale. Un rischio che secondo l'Agcom risulterebbe aggravato dal fatto che l'offerta è estesa a tutti gli abbonati consumer, inclusi gli utenti a basso reddito.
Nella stessa nota, l'autorità segnala quindi di aver avviato un procedimento volto a determinare il metodo più efficace e adeguato per garantire, anche in prospettiva, la fornitura dell'accesso alla rete di sicurezza sociale e dei servizi minimi del servizio universale, che dovranno assicurare ai cittadini-utenti disponibilità, convenienza e accessibilità, quali condizioni necessarie per l'inclusione sociale.
Esulta il Codacons - Con la diffida nei confronti di Telecom Italia l'Agcom "ha accolto la nostra denuncia. Nelle scorse settimane, infatti, avevano chiesto un intervento dell'Agcom, evidenziando come gli aumenti fossero del tutto ingiustificati e andassero a colpire le categorie piu' deboli di utenti, ossia gli anziani e chi non dispone di cellulari o internet". Lo afferma il Codacons in una nota.
"Ora - aggiunge l'associazione dei consumatori - Telecom dovra' necessariamente fare marcia indietro e annullare qualsiasi aumento per la telefonia fissa. Se ciò non avverrà, il Codacons denunceà la compagnia telefonica in Procura e avviera' una class action a tutela di tutti gli utenti interessati dagli assurdi rincari".