Roma, Marino: sarei in galera se avessi seguito il Pd
Duro affondo dell'ex sindaco della Capitale al premier Renzi (mai eletto dai cittadini) e al partito che l'ha "tradito".
Ignazio Marino ripercorre i suoi ultimi giorni da sindaco di Roma e attacca Matteo Renzi: "Un capo del governo non eletto da nessuno, unico in Europa, indica un commissario governativo al posto di un sindaco eletto da centinaia di migliaia di cittadini. Credo sia una lesione di democrazia - dichiara l'ex primo cittadino - La vicenda è stata vista con molta preoccupazione anche dalle Cancellerie di tutti i Paesi stranieri".
Poi l'affondo: "Se avessi seguito tutti i consigli del
Pd forse mi avrebbero messo in
cella di isolamento", dice l'ex sindaco di Roma presentando il suo libro. L'ex primo cittadino ha difeso il suo operato: "A differenza del Pd, che avrebbe molto gradito andassi in Alaska o Nuova Zelanda, sono stato a Roma e ho incontrato le tante persone che hanno apprezzato il cambiamento radicale che abbiamo portato avanti".
"Diversi candidati hanno detto che non solo non hanno un programma ma non hanno nemmeno iniziato a scriverlo. Questo è un libro che puo' essere uno spunto di riflessione per tutti quelli che non lo hanno", ha aggiunto Marino, rispondendo a chi gli chiede se il suo libro sia un manifesto elettorale. "Credo che per ritenersi all'altezza credo si dovrebbe iniziare a scrivere un programma", ha aggiunto.
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