ALL'OSPEDALE BAMBINO GESU' DI ROMA

Dislessia, studio italiano: stimolazione al cervello migliora lettura bimbi

Si tratta di una lievissima scossa elettrica che produce effetti positivi in breve tempo. I test sono stati effettuati presso il Bambino Gesù di Roma

Una stimolazione cerebrale elettrica, non invasiva e a bassissima intensità, può migliorare le capacità di lettura dei bambini affetti da dislessia in tempi molto ridotti. Il trattamento, che non comporta nessun fastidio per il bambino tanto da non essere percepito, è stato sperimentato presso l'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Si tratta di una ricerca unica nel suo genere. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Restorative, Neurology and Neuroscience.

I test - Nei bambini dislessici è stata rilevata la presenza di aree del cervello poco attive o con un livello di attivazione alterato. Per condurre lo studio è stata utilizzata la tecnica di Stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS), non invasiva, con passaggio di corrente a basso voltaggio (pari, per esempio, a quello necessario ad alimentare il monitor di un pc) già impiegata per la terapia di alcuni disturbi come l'epilessia focale o la depressione.

I risultati - In sei settimane di trattamento, i bambini sottoposti alla procedura hanno migliorato del 60% la velocità e l'accuratezza in alcune prove di lettura. Il miglioramento si è dimostrato stabile anche dopo un mese dall'ultima seduta.

Un disturbo genetico - La ricerca è stata coordinata da Deny Menghini, in collaborazione con il Laboratorio di stimolazione cerebrale della Fondazione Santa Lucia. La dislessia è un disturbo di natura genetica, biologica, ambientale che porta a difficoltà nella lettura. In Italia colpisce circa il 3% dei bambini in età scolare con ripercussioni sull'apprendimento, sulla sfera sociale e psicologica.