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Attentati di Bruxelles, 35 le vittime Altri tre arresti per "terrorismo"

Quattro persone morte in ospedale per le ferite riportate negli attacchi di martedì. Finora 28 gli identificati. Per gli ultimi tre catturati non sono noti legami con le stragi in Belgio Uno dei kamikaze passò per l'Italia

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Sale a 35 il numero dei morti negli attentati di Bruxelles. Lo hanno comunicato le autorità belghe, precisando che altre quattro persone sono morte in ospedale nelle ultime ore in seguito alle ferite riportate nelle esplosioni di martedì all'aeroporto e in metropolitana.

Tra le vittime ci sono anche i tre attentatori, mentre si contano 340 feriti. L'unità di crisi del Belgio ha identificato finora 28 vittime: tra queste sono compresi i 15 morti all'aeroporto di Zaventem (6 belgi e nove stranieri) e 13 nella stazione della metropolitana (10 belgi e 3 stranieri).

Il bilancio precedente era di 31 vittime, di cui 28 identificate (15 nell'aeroporto di Zaventem e 13 alla stazione della metropolitana di Maelbeek) mentre per le altre tre sono in corso gli esami del Dna.

Tra le 28 vittime morte sul luogo delle esplosioni e identificate vi sono 16 cittadini belgi e 12 stranieri, fra cui una cittadina italiana; i feriti sono in totale 340, di venti Paesi diversi.

La Procura: altri tre arresti - La Procura belga ha confermato gli arresti di altre tre persone, incriminate per terrorismo. Si tratta di Yassine A., Mohamed B. e Aboubaker O., catturati nei raid di giovedì a Bruxelles e ad Anversa. Una quarta persona è stata rilasciata dopo essere stata interrogata. Per queste tre persone non è stato ancora reso noto nessun legame diretto con gli attentati di martedì a Bruxelles.

Tv greca: mappe di Abbaoud inviate ai belgi nel 2015 - Intanto emerge che le autorità greche avevano trasmesso a quelle belghe tutti i risultati delle perquisizioni di gennaio 2015 nell'appartamento di Abbaoud ad Atene, grazie alle quali furono ritrovate mappe e disegni dell'aeroporto di Zaventem. Lo afferma la tv greca Ert sul suo sito web. Secondo Ert, le autorità greche avevano convenuto con quelle belghe di procedere insieme alle perquisizioni dell'appartamento di Pagrati, dove Abbaoud aveva vissuto a gennaio 2015. Ma la collaborazione è saltata e i belgi hanno chiesto ai greci di procedere da soli.

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