C'è da rallegrarsi. Il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato il decreto con le nuove soglie Isee e Ispe per far fronte al calo di erogazioni delle borse di studio per gli universitari. Questo in altri termini significa per gli studenti una piccola vittoria, ma anche una serie di vantaggi. Con la soglia Isee a 23mila euro e quella Ispe a 50mila euro infatti il numero di ragazzi che potranno accedere ai benefici economici, salirà. La redazione di Skuola.net ha approfondito la faccenda con Alberto Campailla, portavoce nazionale Link – Coordinamento universitari: ecco cosa è importante conoscere sulla novità.
#1 Si recupera il calo delle erogazioni di borse di studio
Il decreto pubblicato dal Miur rappresenta una vittoria. Il portavoce di Link conferma: "Attraverso questa operazione di innalzamento, secondo le proiezioni, per l'a.a. 2016-2017 resterà escluso dalla borsa solo il 5% degli studenti". Un ottimo risultato se si pensa che nell'anno 2015-2016 la soglia di esclusi era del 21%. Secondo quanto dichiarato in precedenza anche dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, infatti, "c'è un recupero di quasi tutto il calo di borse di studio che si attestava al 21%: secondo le nostre previsioni si arriverà al 20%, quindi quasi tutto".
#2 Si allarga la platea dei beneficiari
Le soglie più ampie hanno come effetto l'aumento della platea di studenti. "Il decreto che è stato emanato alza l'Isee a 23 mila euro e la soglia Ispe a 50 mila euro è importante perché allarga la la platea dei beneficiari. Una piccola vittoria per chi da anni si batte per aumentare i diritti degli studenti", conclude Campailla.
#3 Alloggi e mensa disponibili per più studenti
Il diritto allo studio non è fatto di soli contributi economici, anzi ci sono anche altri benefici come il posto alloggio e l'accesso alla mensa. "L'innalzamento delle soglie - dichiara Campailla - ha come conseguenza di far accedere più studenti beneficiari ai servizi connessi alla borsa di studio. 'Servizi connessi' tra cui anche i trasporti". In alcune regioni infatti, a completare l'insieme dei benefici del diritto allo studio vi sono anche agevolazioni sui mezzi di trasporto, ai quali altrimenti non si potrebbe accedere.
#4 Il decreto non è retroattivo
Sul punto Alberto Campailla è chiaro: "Ce lo chiedono in tanti tra gli studenti - dice - è importante chiarire questo aspetto per non sbagliare. Chi ha perso la borsa nel 2015-2016 perché non è rientrato con i criteri, non avrà la borsa, anche se ora con questo decreto ci rientrerebbe grazie alle nuove soglie". In altri termini, come lo stesso Campailla precisa: "Le decisioni del Miur valgono per chi farà richiesta nell'anno accademico 2016-2017. Il decreto dunque non è retroattivo".