E' atterrato all'aeroporto militare di Pisa l'aereo con le salme delle studentesse Elena Maestrini, Elisa Valent, Lucrezia Borghi e Valentina Gallo, morte domenica nell'incidente in Catalogna. Ad accogliere le bare, a nome del governo, il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi. Presenti anche il governatore toscano Enrico Rossi, il rettore dell'Università fiorentina e i sindaci di Firenze e Pisa.
I funerali delle giovani vittime - La prima cerimonia funebre si è svolta mercoledì, in un'atmosfera di grande emozione per Francesca Bonello. Giovedì si tengono i funerali di Serena Saracino e di Elisa Scarascia Mugnozza. Venerdì quelli delle tre ragazze toscane, compagne di studi all'Università di Firenze, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi e Valentina Gallo. Sabato la cerimonia funebre per la friulana Elisa Valent.
In migliaia per l'addio a Francesca Bonello - Nella Chiesa del Gesù di Genova migliaia di persone si sono strette attorno ai genitori di Francesca Bonello. Ai funerali della ragazza hanno partecipato anche il cardinale Angelo Bagnasco e il sindaco Marco Doria. Una funzione religiosa commossa ma al tempo stesso allegra, accompagnata dai canti e dai ricordi degli amici. "Francesca era un inno alla vita", ha ricordato padre Francesco. La mamma della giovane ha voluto ricordare anche le altre vittime dell'incidente con una preghiera per loro.
Lacrime e fiori per i funerali di Serena Saracino - Un silenzio assoluto ha accolto l'arrivo della salma di Serena Saracino sul sagrato della Gran Madre di Torino. Ai piedi della scalinata che conduce all'ingresso della chiesa tre corone di rose, margherite e gerbere e una foto che ritrae sorridente la giovane, che lunedì avrebbe compiuto 23 anni. Tantissimi i giovani presenti, amici e compagni di università della ragazza, stretti attorno ai genitori, che piangono la loro unica figlia. A celebrare la messa l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia. Tra le autorità presenti il sindaco Piero Fassino.
L'arcivescovo di Torino: "Riflettere sul senso della vita" - "Tragedie come quella di Tarragona, in Spagna ci costringono a riflettere sul senso della vita e della morte, sulla precarietà della nostra esistenza sottoposta a rischi imprevedibili, dove malgrado le tecnologie più avanzate l'errore umano è sempre alla porta e può dominare anche le situazioni più normali", ha detto l'arcivescovo di Torino. "Tutto ciò - ha sottolineato - deve stimolarci a ricercare vie nuove per riscattare la morte con la vita, la sofferenza con una concreta fraternità e solidale prossimità. Allora avremo la forza di resistere al male, ad ogni male, anche il più terribile, come quello che stiamo vivendo, per alzare lo sguardo verso colui che sa trarre il bene anche dal male".
Il padre di Elisa Scarascia Mugnozza: "Tragedia rafforzi l'idea d'Europa" - Gremita anche la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, nel quartiere Olgiata di Roma. Una bara ricoperta di rose bianche, con attorno tanti mazzi di fiori colorati. E un collage di foto che le amiche hanno voluto lasciare per ricordare i momenti belli trascorsi con Elisa Scarascia Mugnozza. "Sembra ironico che questo sia successo proprio a me, docente che con i miei colleghi ho mandato tanti studenti in Erasmus in questi 20 anni", ha detto Giuseppe Scarascia Mugnozza, padre della ragazza. "Noi dell'università dobbiamo essere più attenti e non lasciare che certe imprudenze vengano commesse portandoci via queste vite giovani e bellissime - ha aggiunto -. Sarebbe bello che quello che è successo rafforzasse l'idea di Europa".