Il medico italiano Mauro Todisco all'inizio degli anni Novanta elabora un metodo in grado di sfruttare i ritmi naturali dell'organismo per dimagrire e stare in forma. Prende allora forma il modello alimentare della cronodieta, strettamente intrecciato con le ricerche della cronobiologia, disciplina che si occupa di indagare i bioritmi. Abbiamo stuzzicato la tua curiosità? Ecco come imparare a ascoltare il tuo orologio biologico interno.
TEMPO E TEMPI – La cronobiologia si occupa di indagare i ritmi biologici e studiare l'adattamento degli esseri viventi ai cicli di luna e sole. Il concetto di ritmo circadiano nasce nel Settecento a partire dallo studio delle piante. Questo ritmo dura all'incirca ventiquattro ore e influenza l'orologio interno di ogni organismo. Le fasce orarie in cui si consumano i cibi risultano così strategiche rispetto l'assorbimento o meno di certi nutrienti, ecco perché diventa importante conoscere meglio il proprio bioritmo.
COLAZIONE VS PRANZO – Assumere zuccheri a colazione non produce gli stessi risultati che farlo a pranzo. All'inizio della giornata, quando si ha bisogno di energia, l'organismo tenderà a assorbire rapidamente gli zuccheri. Al contrario all'ora di pranzo produrrà solo la conseguenza di peggiorare i cali di attenzione e concentrazione nelle ore successive.
TABELLA DI MARCIA – Secondo i principi sui cui si basa la cronodieta l'assunzione degli alimenti è strettamente connessa al bioritmo degli individui, fattore in grado di influire profondamente sull'assorbimento dei nutrienti. Fra le 7.30 e le 9.30 sarebbe ottimale consumare la prima colazione, mentre a metà mattina è possibile concedersi uno spuntino. Il pranzo? Fra le 12.30 e le 14.30. Merenda non oltre le 17, ma attenzione all'ultimo pasto della giornata. La cena non dovrebbe essere dopo le 21.
REGOLE ALIMENTARI – SÌ ai carboidrati, preferibilmente non associati a piatti proteici, né alcolici. Di preferenza sarebbe opportuno lasciare i carboidrati nelle prime ore della giornata, a colazione e per pranzo, quando l'organismo ha bisogno di carburante per attivarsi. A differenza dei cornetti, ricchi di grassi, il pane costituisce un ingrediente sano e naturale, consigliato per il primo pasto della giornata.
STOP! – Fra un pasto è l'altro dovrebbero trascorrere tre o quattro ore. È possibile mangiare pane, pasta, biscotti, purché nella prima parte della giornata. Meglio portare a tavola legumi e patate, ricche di amido, a pranzo. I dolci? Unica concessione per il primo pasto della giornata, ma in quantità moderate. Da limitare formaggi e latticini, carni e pesci grassi, salumi.
CENA NUTRIENTE – Pesce azzurro con un contorno di verdure, oppure insalata e vegetali alla griglia con uova o un formaggio fresco: la cena deve essere nutriente e facile da digerire. L'accortezza da seguire? Meglio evitare le verdure ricche di zuccheri, quali carote, peperoni, cipolle, pomodori, spinaci. Per essere elaborata in modo funzionale la cronodieta necessita il supporto di un medico nutrizionista, tuttavia questi semplici consigli alimentari possono essere seguiti per stare bene e sentirsi in forma, ascoltando le esigenze del corpo momento per momento.