Guerra di provvedimenti giudiziari in Brasile: la nomina a ministro dell'ex presidente, Luiz Inacio Lula da Silva, è stata sospesa di nuovo, stavolta da un giudice federale di Assis, nell'area di San Paolo. L'ordinanza provvisoria - la terza accolta da giovedì - è arrivata a poche ore di distanza dall'annullamento, in appello, di altre due decisioni di sospensione emesse in primo grado.
Ma non finisce sicuramente qui visto che l'Avvocatura dello Stato ha già annunciato che presenterà immediatamente un nuovo ricorso. La stessa Avvocatura dello Stato ha sottolineato che, qualora venisse riammesso alla carica di ministro, potrebbe essere giudicato soltanto dal Supremo tribunale federale (tribunale di ultima istanza in Brasile, corrispondente alla Corte costituzionale italiana), e non più dalla magistratura ordinaria.
Manifestanti in piazza - Intanto la battaglia tra sostenitori del governo di Dilma Rousseff e suoi contestatori, va avanti nelle piazze. Manifestazioni a favore del governo della Rousseff e di Lula da Silva, hanno raccolto oltre 350 mila persone in almeno 15 Stati e nel Distretto federale. Il corteo piu' consistente a San Paolo, dove le forze anti-sommossa della polizia militare hanno dovuto usare gas al peperoncino per fermare i tafferugli scoppiati tra sostenitori e oppositori di Dilma e Lula davanti alla sede della locale Confindustria (Fiesp).