Sacro e profano

Riti Pasquali: i più antichi e curiosi d’Italia

Fede e folclore si mischiano negli appuntamenti che precedono la Pasqua in molte regioni d’Italia

I giorni della Settimana Santa che precedono immediatamente la Pasqua, che quest'anno cadono da giovedì 24 a sabato 26 marzo, sono densi di appuntamenti devozionali di antica origine e di intenso significato religioso. Sacre o profane, recenti o antichissime, le tradizioni che ricordano i giorni della Passione, morte e Resurrezione di Gesù "invadono" letteralmente le strade e le piazze italiane, coinvolgendo adulti e bambini in appuntamenti di ricca simbologia e di grande intensità emotiva. Ne ripercorriamo alcuni, tra riti penitenziali e occasioni più giocose, in un viaggio inedito e coinvolgente lungo lo Stivale.

Le strade di Grassina, in provincia di Firenze, sono teatro nella serata del Venerdì Santo della Sfilata del Corteo della Rievocazione Storica della Passione di Cristo, un imponente corteo in costume con scene della Passione secondo una tradizione che affonda le radici nel XVII secolo. La sacra rappresentazione coinvolge ben 500 figuranti che accompagnano il Cristo nel suo cammino verso il Calvario, situato sulla collina di Mezzosso, lungo un percorso che si snoda tra stradelle, muretti, ginestre e ulivi. Info e biglietti su www.catgrassina.org/it/

A Sulmona, in Abruzzo, la Pasqua si festeggia con il rito della "Madonna che scappa in piazza". La rappresentazione si svolge intorno a mezzogiorno, nello scenario di piazza Garibaldi. Alle 11.30 vengono portate in piazza le statue di San Giovanni e San Pietro, i due apostoli che secondo il Vangelo scoprirono per primi che il Signore era risorto. Le statue arrivano presso la Chiesa di San Filippo, che custodisce all'interno una statua della Madonna Addolorata. All'esterno della chiesa, sotto gli archi, si intravvede la statua del Cristo Risorto. I due Santi bussano allora al portone della chiesa per annunciare alla Madonna che il Figlio è risorto: la Vergine, incredula, esce vestita ancora a lutto: nel momento in cui vede il Figlio comincia a corrergli incontro e lungo il tragitto perde la veste nera in un gioioso volare di colombe e spari di mortaretti.

In Puglia sono numerosissime le confraternite che organizzano processioni, sacre rappresentazioni e riti penitenziali anche piuttosto cruenti, con flagellanti, incappucciati, portatori di croci e personaggi vari che mettono in scena i momenti salienti della Passione. Segnaliamo ad esempio quella di Noicattaro (Ba), dove la sera del Giovedì Santo si svolge la processione dei Crociferi, figure emblematiche vestite da un saio nero, con un cappuccio sul volto e una corona di spine sul capo. Sono incatenati, a piedi scalzi e portano in spalla una pesante croce. Girano per le chiese del paese, visitando l'altare su cui è stato allestito il Sepolcro: dopo l'uscita della prima Croce della processione si dà fuoco a una grande catasta di legno allestita di fronte al sagrato della chiesa della Madonna della Lama, formata dai rami secchi depositati dai contadini durante la Quaresima per propiziare il raccolto. La pira continua a bruciare per tutta la notte, in segno di devozione.

Un'altra bella tradizione pasquale si svolge in Sicilia, a Prizzi (in provincia di Palermo). Il "Ballo dei Diavoli" coinvolge due personaggi vestiti di rosso, i diavoli appunto, e la morte vestita da un abito di colore giallo. I personaggi scorrazzano per il paese durante tutta la mattinata. Il culmine della manifestazione è nel pomeriggio nella piazza principale, quando i diavoli tentano di impedire l'incontro tra le statue del Cristo e della Madonna. Ad essi si oppongono gli angeli che scortano le statue, con precise movenze ritmiche: è appunto il ballo dei diavoli i quali alla fine vengono sconfitti. A quel punto il Cristo risorto e la Madonna possono incontrarsi e il Bene trionfa sul Male. Il ballo dei diavoli si svolge quest'anno il 27 marzo dalle 14.45 alle 23.30. Info: www.prolocohippanaprizzi.it/.

Risalendo più a nord, il giorno di Pasqua a Fiorenzuola d'Arda, in provincia di Piacenza, si gioca a "Pont e Cül", una sfida che coinvolge a due a due in una originale prova di abilità gli abitanti di tutte le età, armati di un semplice uovo sodo. Scopo del gioco è colpire con le estremità del proprio uovo, la punta e il fondo (ovvero pont e cül) dell'uovo avversario, rompendoli senza danneggiare i propri.

Uova protagoniste anche a Cividale del Friuli, in provincia di Udine, dove si gioca al "Truc": scopo del gioco è far scivolare delle uova sode di gallina lungo un catino di sabbia inclinata fino a farle toccare tra loro. Chi riesce a colpire l'uovo dell'avversario vince un piccolo premio.