IN FUGA DA MARTEDI' POMERIGGIO

Spari Bruxelles, terroristi ancora in fuga: resta alta l'allerta in città

La retata, riferisce il premier belga Michel, aveva come obiettivo un gruppo criminale specializzato nella falsificazione di documenti. I due arrestati sono stati rilasciati.

© da-video

Sono ancora in fuga i presunti terroristi sfuggiti al blitz di martedì pomeriggio nel sobborgo Forest di Bruxelles. I due fermati nelle operazioni condotte dalla polizia sono stati rilasciati. Lo ha comunicato la Procura belga. Il premier belga Michel ha annunciato: "Presto compiremo altri blitz". Nel covo dei terroristi è stata ritrovata una bandiera dell'Isis.

Due altri "uccel di bosco" dell'Isis, per ora senza volto e senza nome, si aggiungono quindi all'introvabile ricercato n.1 Salah Abdeslam e al n.2 Mohamed Abrini.

Rilasciati i fermati nel blitz , si cercano i due fuggitivi - Le due persone fermate durante le operazioni notturne dopo la sparatoria di Forest sono infatti state rilasciate, mentre restano "attivamente ricercate" le altre due scappate dall'appartamento della rue du Dries dove, tra munizioni e una bandiera dell'Isis, è stato freddato dai tiratori scelti un algerino ignoto all'intelligence.

Molti ancora i punti confusi nella dinamica dei fatti, e molti anche i dubbi su chi sia esattamente ricercato dalle forze dell'ordine. Intanto le operazioni continuano, ha assicurato il premier belga Charles Michel. E, nonostante gli ultimi fatti di Forest e gli arresti in Francia, il livello di allerta terroristica in Belgio resta invariato a 3 su una scala di 4.

Il covo di Forest trovato quasi per caso - Il solo dato certo è che la squadra di polizia congiunta belgo-francese ha messo le mani sull'indirizzo giusto, quasi senza saperlo. Al civico 60 della rue du Dries doveva essere un controllo "di routine" legato alle false identità utilizzate dai jihadisti per preparare gli attenti di Parigi. E si pensava si trattasse di un vecchio covo ormai vuoto, dove raccogliere solo elementi.

Quando hanno suonato alla porta, in risposta è partita invece una raffica di kalashnikov: dalle foto mostrate dalla Procura dei giubbotti antiproiettile dei poliziotti crivellati di colpi, sarebbe potuta essere una carneficina. Nell'appartamento sono stati ritrovati 11 caricatori e innumerevoli munizioni.

Sconosciuto all'intelligence l'uomo ucciso durante il blitz - Qui però iniziano i punti interrogativi. L'unico terrorista ucciso dai tiratori scelti è un algerino irregolare di 35 anni, Mohamed Belkaid, morto imbracciando il kalashnikov con a fianco un libro sul salafismo e una bandiera dell'Isis. Ha commesso un furto minore nel 2014, ma è sconosciuto all'intelligence.

Nessuna certezza sull'identità dei due fuggitivi - Due le persone in fuga, ma di cui la Procura ha detto di ignorare l'identità. E forse anche l'aspetto: sui media è circolato l'identikit di una sola persona, un giovane nordafricano sui 25-28 anni con occhiali e cappellino bianco, che però non è stato diffuso pubblicamente né confermato dalla Procura. Dalle sei perquisizioni condotte in diverse zone limitrofe a Forest, nessun risultato, a parte aver ritrovato un kalashnikov, due caricatori e un vestito nero abbandonati in prossimità dell'appartamento.

Gli unici due fermati, un uomo piantonato in ospedale con una gamba rotta e un altro preso durante le perquisizioni notturne, sono stati rilasciati. I media locali avevano inizialmente ipotizzato che i due fuggitivi fossero i fratelli Khalid e Ibrahim El Bakraoui, già noti alle forze dell'ordine, a nome di cui sembrava essere stato affittato l'appartamento della sparatoria. La Procura, però, non ha confermato. "Restiamo pienamente mobilitati", ha detto il premier belga Charles Michel: i militari continueranno a restare nelle strade per garantire la sicurezza.