Il modello della chiusura della rotta balcanica va seguito anche su quella che potrebbe portare i profughi in Italia: a pensarla così è il ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz."Il traffico di migranti non si ostacola facilmente - dice alla Bild am Sonntag -. Anche lungo la rotta Italia-Mediterraneo dovremo attuare le misure prese sulla via balcanica, perché sia chiaro che il tempo del lasciapassare verso la Mitteleuropa è finito".
L'appello all'Italia arriva dopo che l'Austria aveva fatto sapere di essere pronta a rafforzare i controlli su più confini se i migranti cercheranno altre strade per entrare in Europa centrale, come ha detto il ministro degli Interni Johanna Mikl-Leitner.
Sarebbe sbagliato, aveva spiegato, presumere che "l'immigrazione di massa" sia già finita per cui il Paese si sta preparando alla messa in sicurezza dei suoi confini su altri punti.
L'Austria ha appena introdotto un tetto giornaliero sugli ingressi, dando inizio a una catena di chiusure ai confini che ha praticamente interrotto la rotta balcanica usata da migliaia di profughi. Vienna ha inoltre costruito una barriera su una piccola linea di confine con la Slovenia, nei pressi di Spielfeld, per regolarizzare gli ingressi. Secondo Mikl-Leitner, oltre a Spielfeld, "ci si sta concentrando sui controlli ai confini in altre 12 località, con barriere, container e il dispiegamento di polizia e soldati".