DOPO LE PRIMARIE

Primarie Napoli, Bassolino: "Attendo l'esito del ricorso, cancellare questa schifezza"

A meno di una settimana dalla contestata sconfitta alle consultazioni del centrosinistra, l'ex primo cittadino e governatore resta in campo

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"La mia candidatura è stata un atto d'amore e un mio dovere verso Napoli". Lo ha detto Antonio Bassolino annunciando che, prima di prendere una decisione definitiva sulla sua candidatura alla carica di sindaco, attenderà l'esito del ricorso in merito alla contestata sconfitta alle primarie del centrosinistra. "L'opinione pubblica italiana ci chiede di cancellare questa schifezza", ha aggiunto.

"In guerra contro la camorra" - In merito alle polemiche dei giorni scorsi, Bassolino dichiara: "Altro che guerre e rese dei conti. Ognuno deve sempre saper misurare le parole, le parole sono pietre. A Napoli non c'è bisogno di guerre, abbiamo già una guerra terribile, quella con la camorra. Ragazzi napoletani di 14, 15, 16 anni, che sparano e uccidono altri ragazzi".

"Cancellare questa schifezza" - Ed entrando nel merito del caos-primarie, aggiunge: "Un'opinione pubblica compatta come raramente succede è scandalizzata. Tutta l'opinione pubblica italiana chiede una cosa semplice: che si cancelli questa schifezza, questa offesa alla dignità di 30mila persone e di tutta la città di Napoli".

Tensione davanti al teatro - Momenti di tensione davanti al teatro Augusteo, dove Bassolino ha preso la parola. Il sindacato dei giornalisti campani denuncia l'aggressione da parte di supporter dell'ex governatore. Mentre una rissa ha visto protagonisti un gruppo di cassintegrati e licenziati dello stabilimento della Fiat Chrysler di Pomigliano d'Arco e alcuni sostenitori di Bassolino. "Napoli non ti merita e Napoli non ti vuole", hanno dichiarato un paio di persone travestite da Pulcinella brandendo dei sacchetti dell'immondizia. "Vattene a casa, hai già mangiato troppo", hanno aggiunto suonando tamburelli e urlando slogan. Immediata la reazione degli elettori di Bassolino che li hanno prima apostrofati in vario modo e poi invitati ad allontanarsi.