Dici Toyota e pensi allʼauto ibrida elettrica. Un segmento ancora di nicchia, nel quale Toyota ha lʼindiscussa leadership di mercato. Dal 2000 a oggi il gruppo giapponese, primo al mondo per produzione e vendite, ha immatricolato 8,5 milioni di veicoli ibridi, di cui un milione in Europa. Lʼintera gamma Lexus in vendita in Italia è ibrida elettrica, e il nuovo crossover C-HR che debutta allʼ86° Salone di Ginevra avrà lʼimmancabile versione ibrida.
LʼItalia certo è un mercato marginale per la doppia alimentazione benzina/elettrica. Toyota vi ha venduto appena 85.000 unità di quel milione europeo, ma conta il fatto che la maggior parte dei modelli ‒ incluse piccole come Yaris ‒ abbiano la loro versione più ecologica. In effetti manca solo Aygo nellʼofferta ibrida, dopo che anche il Rav4 ha abbracciato la doppia alimentazione benzina/elettrica. Le prospettive però sono buone: a gennaio 2016 le vendite di veicoli ibridi elettrici in Italia sono cresciute del 30% sullo stesso mese 2015, un buon segnale per Toyota/Lexus, che rappresentano il 96% di questo segmento.
Veniamo al nuovo Toyota C-HR, la cui versione ibrida di ultima generazione abbasserà sotto i 90 g/km le emissioni di CO2. Per i meno inclini allʼinnovazione, C-HR sarà proposto sul nostro mercato anche col motore 1.2 turbo benzina da 115 CV, con un cambio manuale a 6 marce oppure il CVT a variazione continua. Superba e adrenalinica si preannuncia invece la Lexus LC 500h, coupé che abbina il motore V6 benzina 3.5 da 300 CV ad un motore elettrico alimentato da batterie agli ioni di litio. Niente da invidiare alla LC 500 con motore V8 termico, perché a livello di prestazioni la LC 500h riesce a scattare sullo 0-100 in meno di 5 secondi.