RISOLTO UN COLD CASE

Serial killer Minghella, una nuova accusa di omicidio grazie al Dna

Floreta Islami, una prostituta albanese, venne strangolata con una sciarpa a Rivoli, nel Torinese,18 anni fa,il 14 febbraio 1998. Il "cold case" risolto grazie a nuove indagini

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Nuove accuse per Maurizio Minghella, il serial killer delle prostitute condannato a 131 anni di carcere. La squadra mobile di Torino, al termine delle indagini condotte dal pm Roberto Sparagna, gli ha notificato a Pavia, dove è detenuto, una misura cautelare per il "cold case" dell'omicidio di Floreta Islami, una prostituta albanese. La vittima, che aveva 29 anni, venne strangolata con una sciarpa a Rivoli, nel Torinese,18 anni fa,il 14 febbraio 1998.

E' stato il Dna a incastrare Minghella. Sulla sciarpa di lana utilizzata per strangolare Floreta Islami, albanese di 29 anni, sono state trovate tracce biologiche che hanno permesso alla polizia scientifica del capoluogo piemontese di estrarre un profilo genetico corrispondente a quello dell'uomo. Dai successivi accertamenti della polizia, è risultato che in quel periodo il serial killer frequentava la zona di Rivoli in cui la prostituta venne trovata morta, vicino a corso Susa, dove si intratteneva a osservare le prostitute presenti.

Minghella è indagato a Torino per altri tre omicidi di prostitute avvenuti alla fine degli anni Novanta sempre nel Torinese.