Fitch taglia le previsioni di crescita per l'Italia, riducendole da +1,3% a +1% nel 2016 e da +1,5% a +1,3% nel 2017. I motivi della revisione al ribasso sono legati soprattutto al peggioramento delle condizioni economiche esterne. L'agenzia di rating sottolinea inoltre anche la persistente debolezza degli investimenti nel nostro Paese, dove la crescita potrà contare "principalmente sui consumi privati" e dove l'export non dà segnali di ripresa.
Nel Global economic outlook redatta dagli esperti di Fitch si legge che anche le stime sull'intera Eurozona sono state ridotte: dall'1,7% previsto per i prossimi due anni si scende all'1,5% nel 2016 e all'1,6% nel 2017.
Secondo l'agenzia di rating nuove misure straordinarie della Banca centrale europea dovrebbero aiutare le condizioni del credito, ma i premi di rischio aumentati sulle banche potrebbero avere un effetto restrittivo.
Fitch dà poi la sua valutazione politica di bilancio del governo, che in base alla Legge di stabilità 2016 sarà "leggermente espansiva" ma con la possibilità di una spesa maggiore grazie ai margini di flessibilità chiesti sulla spesa per i migranti che potrebbe avere un effetto positivo.
Il mercato del lavoro, infine, si nota nel documento, "sta lentamente migliorando" ma la disoccupazione scenderà "solo gradualmente" a causa dell'espansione della forza lavoro.