A Torrita di Siena tira aria di festa: da sabato 12 a domenica 20 marzo si celebra il Palio dei Somari, l'evento che sancisce l'inizio della primavera in Toscana. La gara, dedicata a San Giuseppe, si corre ogni anno la domenica seguente alla celebrazione del patrono, ma il calendario di eventi entra nel vivo già sabato 12 con le prime suggestive manifestazioni.
La manifestazione è nata nel 1966, sotto forma di festa popolare in onore di San Giuseppe, protettore dei falegnami, dato che la lavorazione del legno è un'attività molto diffusa in zona. La ricorrenza doveva anche fungere da elemento di richiamo per riportare in paese, almeno per qualche giorno, le persone costrette ad emigrare dalla zona in cerca di lavoro. La festa si è proposta fin dall'inizio come celebrazione della semplicità del lavoro umano e della fatica legata ad esso: l'asino è stato scelto come simbolo della festa e come protagonista del Palio, perché questo animale incarna a perfezione queste caratteristiche.
Il Palio si disputa tra otto contrade, ciascuna delle quali ha propri stendardi, stemmi, colori e figuranti: tra questi ci sono alcuni personaggi che risalgono al XIV secolo, tutti vestiti con ricchi e preziosi costumi ricamati. Tra loro ci sono la dama, il principe, l'alfiere, l'armato, i paggett e il dotto, accompagnati da sbandieratori e tamburini.
Sabato 12 marzo alle ore 15.00 il centro storico si anima, tra bamchetti e spettacoli, con il Mercato medievale della Nencia. Domenica, invece, si svolge la Festa dei giovani sbandieratori e tamburini provenienti da tutta Italia. Nei due giorni che precedono il Palio, le sedi delle contrade ospitano le cene propiziatorie, mentre il sabato, vigilia della gara, si tiene il Banchetto Medioevale di primavera, seguito dalla benedizione del palio e, in notturna, una gara a coppie tra gli sbandieratori e i tamburini delle otto contrade.
Il Palio si corre nel pomeriggio di domenica 20 marzo. In mattinata si svolge la Santa Messa, seguita dal Corteo Storico, con tutti i contradaioli. Nel pomeriggio ci si trasferisce sul campo di gara, ospitato nello spiazzo del Gioco del Pallone, esterno all'antica cinta muraria della città. Alle 15.30 il palio e le contrade fanno il loro ingresso in campo: seguono le esibizioni dei tamburini e degli sbandieratori e la premiazione dei vincitori della gara a coppie. Quindi gli asini cominciano a gareggiare a coppie, in quattro successive batterie eliminatorie. L'abbinamento degli animali alle rispettive contrade avviene nei giorni precedenti alla corsa, con un pubblico sorteggio. Le quattro contrade che superano il turno partecipano alla finale mentre le quattro sconfitte si sfidano in una batteria di recupero: la vincitrice si unisce alle altre nella corsa finale, disputata su tre giri di pista. La contrada vincitrice ha come premio il drappo dipinto, che viene trasportato insieme al fantino nella sede della relativa contrada.
Per maggiori informazioni sul programma ufficiale, consultare il sito www.paliodeisomari.it