"Attualmente sono una decina gli italiani che operano per noi in Libia". E' quanto dichiara Paolo Ghirelli, presidente della Bonatti, società per cui lavoravano i quattro tecnici rapiti a luglio, due dei quali rimasti uccisi e due rientrati in Italia. "Abbiamo adempiuto a tutti gli obblighi di legge che deve rispettare chi opera in settori strategici e in aree critiche", ha assicurato Ghirelli.