La Procura di Benevento ha chiesto il rinvio a giudizio di sei persone, fra le quali la parlamentare Nunzia De Girolamo (Forza Italia), al termine dell'inchiesta su presunte irregolarità all'Asl di Benevento. Nei confronti della De Girolamo e degli altri cinque indagati, la Procura ha ipotizzato, a vario titolo, i reati di concorso in concussione, abuso di ufficio e offerta di utilità per ottenere il voto elettorale.
Le conversazioni registrate e la nascita dell'inchiesta - L'indagine, che fa riferimento a provvedimenti dell'Asl di Benevento relativi al periodo compreso fra il 2010 e il 2013, è nata in seguito alla registrazione fatta dall'ex direttore amministrativo della Asl Felice Pisapia, di alcune conversazioni in cui si parlava della gestione dell'Azienda sanitaria, conversazioni fatte e registrate nell'abitazione della De Girolamo, allora ministro delle Politiche agricole che, in seguito all'inchiesta, si dimise dall'incarico di governo.
Gli altri indagati - Oltre che della De Girolamo, è stato chiesto il rinvio a giudizio del direttore sanitario Gelsomino Ventucci, del direttore generale Michele Rossi, dell' ex capo della segreteria di De Girolamo, Luigi Barone, di un altro collaboratore della deputata, Giacomo Papa, e del sindaco di Airola (Benevento), Michele Napoletano.
Le richieste di rinvio a giudizio saranno esaminate dal Gup il prossimo 29 aprile.