Finse di essere un poliziotto e stuprò una sedicenne a Roma la notte del 29 giugno 2015. Oggi Giuseppe Franco, 31 anni, militare della marina, per quel delitto è stato condannato a dieci anni di reclusione e tre di libertà vigilata. Fingendo un controllo di polizia, l'uomo aveva convinto la giovane ad abbandonare il gruppo di amici con cui si trovava per stuprarla in una zona appartata, nei pressi di piazzale Clodio.
Giuseppe Franco aveva pianificato lo stupro - Secondo quanto accertato dagli inquirenti, il militare si era avvicinato a un gruppo di ragazzine alla fermata dell'autobus esibendo un tesserino per accreditarsi come rappresentante delle forze dell'ordine. Le ragazze attendevano l'autobus per tornare a casa dopo uno spettacolo dei fuochi a Castel Sant'Angelo. Con una pretesto era riuscito a persuadere la vittima a lasciare le sue amiche e, dopo averla condotta in un prato a poca distanza dal Casale Strozzi, aveva abusato di lei.
Una delle ragazzine, preoccupandosi per il ritardo, aveva anche chiamato la madre che era accorsa alla fermata dell'autobus, ma ormai era troppo tardi e l'uomo era riuscito a fuggire. Lui durante il processo si era difeso affermando che il rapporto era stato consenziente.