"NESSUN ALLARME" NELL'AREA ARCHEOLOGICA

Roma, scatta allarme topi ai Fori ma la Soprintendenza: "Solo un caso isolato"

Polemiche per la chiusura di una biglietteria della piazza del Colosseo a causa di un roditore, ma arriva il chiarimento: "Nessuna emergenza"

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E' bastata la notizia di un roditore trovato morto nella biglietteria della piazza del Colosseo per scatenare l'allarme topi nei monumenti di Roma, con conseguenti attacchi e polemiche politiche sul degrado della Capitale. La Soprintendenza speciale dell'area archeologica di Roma ha però chiarito in una nota: "Nessuna emergenza topi al Colosseo e al Foro Romano, solo un caso isolato".

Una biglietteria chiusa per disinfestazione - Era stato lo stesso soprintendente Francesco Prosperetti a parlare di un topo trovato morto martedì nei locali della biglietteria di Fori e Palatino, davanti al Colosseo, che è stata chiusa per la disinfestazione, giustificando così la lunga fila dei visitatori che volevano accedere all'anfiteatro. Subito si è scatenata la bufera e l'allarme topi ha assunto dimensioni ben più ampie.

Bertolaso: "Il degrado dilaga" - Il candidato sindaco del centrodestra Guido Bertolaso, ad esempio, ha denunciato: "Il degrado dilaga". Gianluca Peciola esponente romano di Sel, ha invece chiamato in causa anche il premier: "Con Renzi e il suo dream team altro che miracoli, è emergenza topi". Intanto il Codacons, avvertendo che "è emergenza topi nella capitale, pericolo epidemie", ha chiesto l'intervento della magistratura.

Nessuna invasione o emergenza - "Non c'è alcuna invasione o emergenza di topi né al Colosseo, né al Foro Romano, che sono rimasti regolarmente aperti", ha ribadito Prosperetti. "Per quanto riguarda invece Palazzo Massimo, il caso anch'esso isolato è di qualche settimana fa e riguardava uno scavo stradale per impianti di pubblica utilità di fronte al Museo, ma estraneo alla Soprintendenza", ha chiarito.

Ma presenza di topi è cosa nota - Nessuna invasioni quindi dei monumenti, ma che la presenza di roditori nella Capitale sia ormai cosa nota lo ha ricordato anche la stessa Soprintendenza: "La presenza di topi nella Capitale è fatto annoso e noto, che non spetta a noi affrontare e risolvere".