Il cardinale australiano George Pell, prefetto degli Affari economici del Vaticano, ha riconosciuto che la Chiesa cattolica ha commesso "enormi errori" consentendo che, nei secoli, migliaia di bambini fossero abusati e molestati da preti. Testimoniando in videoconferenza da Roma con l'Australia ha ammesso inoltre che troppe denunce arrivate da fonti credibili sono state spesso respinte "in scandalose circostanze".
Il cardinale, accusato di aver taciuto pur sapendo di numerosi casi di abusi commessi da preti pedofili quando era responsabile delle diocesi di Sidney e Melbourne, è stato interrogato in videoconferenza dalla Royal Commisson che indaga sugli abusi del clero sui minori.
"Scandalo prete pedofilo gestito in maniera catastrofica" - Il cardinale ha poi ammesso come la maniera in cui il prete pedofilo seriale australiano Gerald Ridsdale è stato trasferito da una parrocchia all'altra invece di essere denunciato alla polizia è stata una "catastrofe", che gli ha consentito di continuare ad abusare di minori.
"Chiesa sta cercando di porre rimedio a suo sbagli" - Pell ha ribadito di non sapere che Ridsdale commetteva abusi sessuali a minori mentre lavorava al suo fianco nella diocesi di Ballarat, dove lo stesso Pell è stato viceparroco fra il 1973 e il 1983. Il cardinale ha riconosciuto che la Chiesa "ha commesso enormi errori e causato gravi danni in molti luoghi deludendo i fedeli, ma - ha aggiunto - sta lavorando per porvi rimedio".
Il prelato, a cui per motivi di salute è stato permesso dalla Commissione di deporre in videoconferenza da Roma anziché recarsi in Australia, ha anche ammesso di aver sentito "delle voci" secondo le quali, nella stessa diocesi australiana, mons. John Day abusava di minori, ma in quei giorni la chiesa era "fortemente propensa" ad accettare smentite degli abusi da parte di chi ne era accusato.
"Un errore credere che i preti pedofili potessero essere curati con aiuto psicologico" - Pell ha quindi osservato che la chiesa ha ecceduto nel credere che i preti pedofili potessero essere curati con un aiuto psicologico. "Questo è stato anche il caso di Ridsdale, a cui fu data una chance dopo l'altra", ha detto. Una delle vittime, il nipote Gerald Ridsdale, che è tra i 14 sopravvissuti agli abusi presenti alla testimonianza, in passate udienze ha accusato Pell non solo di aver ignorato gli abusi, ma anche di aver tentato di comprare il suo silenzio.