Marinaie, soldatesse, cacciatrici e giovani vagabonde. Le donne del prossimo Autunno-Inverno di Prada incedono sulla pedana di Milano Moda Donna a passo deciso, con audacia e sguardo fiero. Hanno negli occhi la voglia di conquistare l'umanità, quella disegnata sulle mise che sfoggiano. Queste stesse si vestono della complessità dell'essere donna. Una macchinosità che in passerella si materializza in multiple stratificazioni di abiti, in collier importanti da cui pendono diari, almanacchi e collezioni di chiavi d'antan, nelle stringhe sui bustini e sugli stivali lace-up con il tallone bucato.
I colori della collezione sono intensi, vivaci, fantasiosi, ricchi di storie. E di storia, quella della Rivoluzione Francese disegnata in 12 tele dall'artista Christophe Chemin venuto in aiuto a Miuccia Prada. Che di quelle illustrazioni ha fatto un collage con cui ha animato i capi del prossimo autunno/inverno. Ci sono oceani e paesaggi, astri e pianeti, cactus all'orizzonte. Si intravedono grafiche asiatiche fatte di fiori e di linee sinuose, a tratti scomposte.
Le gambe sono sempre coperte: le gonne sono ampie e lunghe alla caviglia, gli stivali sono alti e stringati. E in assenza di entrambi ci sono i collant, coprenti e tempestati di rombi che talvolta sostituiscono i pantaloni.
Gli abiti dal sapore romantico, impreziositi da ricami floreali e con vistose maniche a palloncino, si combinano con borse hippy, boot da montagna e calze androgine.
Tutto è un gioco di contrasti. E di sovrapposizioni che culminano nei corsetti stretti in vita sopra ai coprispalle, ai maxi coat, alle pellicce.
I cappotti check si abbinano a lunghi guanti in lana e si alternano alle fur di astrakan, alle giacche con dettagli in visone o con inserti trapuntati.
E poi c'è l'oro, la cui preziosità racchiude bellezza, potere, regalità. Quei broccati gold che ritroviamo sugli abiti, sui cappotti e sulle gonne illuminano la passerella e trasmettono un'imponenza accentuata dall'accostamento alle calze con losanghe diamante, a contrasto per stile e per nuance.
Così il maschile si mixa al femminile, il contemporaneo attinge al passato, il sexy si abbina alla purezza. E il potere della donna forte si confonde con la sottomissione da donna oggetto. Per un finissimo gioco di equivoci chiaramente studiato.
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