A febbraio cala la fiducia dei consumatori e migliora quelle dell'imprese. L'Istat rileva che l'indice relativo ai consumatori passa a 114,5 punti dai 118,6 del mese precedente e vede cali in tutte le componenti a partire da quella economica e futura. Quanto alle imprese, l'indice aumenta fino a 103,1 punti da 101,4. Ci sono progressi nella fiducia delle costruzioni e del commercio al dettaglio e un "calo contenuto" nella manifattura.
Nelle imprese manifatturiere peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione. Mentre nelle costruzioni migliorano i giudizi sugli ordini o piani di costruzione e le attese sull'occupazione.
Nei servizi aumentano i giudizi e le attese sugli ordini mentre peggiorano le attese sull'andamento dell'economia italiana. Nel commercio al dettaglio recupera il saldo dei giudizi sulle vendite correnti, diminuisce quello relativo alle attese sulle vendite future e sono giudicate in calo le scorte di magazzino.
Per i consumatori, peggiorano "significativamente" i giudizi e le attese sull'attuale situazione economica del Paese. Aumentano poi le attese di disoccupazione e si riducono quelle sulla dinamica dei prezzi al consumo. l'Istat sottolinea come, nonostante la flessione, l'indice del clima di fiducia "si mantiene sui livelli elevati registrati negli ultimi mesi".
Commercio, vendite 2015 positive dopo 4 anni in calo - Per quanto riguarda le vendite al dettaglio, tornano a crescere nel 2015 dopo quattro anni di calo. L'Istat rileva un aumento medio dello 0,7% in valore rispetto al 2014. Gli incrementi riguardano sia i prodotti alimentari (+1,3%) sia quelli non alimentari (+0,5%) e la grande distribuzione (+1,5%) in misura molto maggiore dei piccoli negozi (+0,1%). In particolare le vendite dei discount alimentari aumentano del 3,4%, quasi cinque volte più della media, e quella dei grandi esercizi specializzati (come Decathlon o Ikea) del 3,3%.