Il periodo che segue il parto è particolarmente delicato sia da un punto di vista psicologico, sia dal lato fisico. Infatti, durante il puerperio, si manifestano frequentemente disturbi non gravi ma sicuramente fastidiosi. Per esempio, è normale sentirsi incredibilmente stanche e spossate. Così come possono sopraggiungere un importante indolenzimento nell'area del perineo e dolori addominali più o meno marcati. Anche il seno viene sollecitato,
in questa fase cruciale, dalla montata lattea con la possibilità che si vada incontro ad algìa, ingorgo mammario omastite. Per tutti questi disturbi, ci sono soluzioni ad hoc efficaci, da concordare con gli specialisti. La prima cosa da fare, nel post-parto, resta comunque il riposo, inteso come la possibilità di prendersi del tempo per sé e per il bambino. Dunque: cercare di dormire appena possibile, circondarsi di presenze positive, uscire per brevi passeggiate con il neonato, evitare di trascorrere il tempo "libero" a sistemare casa, imparare a chiedere aiuto, non isolarsi.
Stanchezza eccessiva - La spossatezza e l'astenia nel post partum sono la norma. Per contrastarle, è fondamentale cercare di riposare il più possibile e bene. Cosa significa? Evitare di arrovellarsi su incombenze domestiche in sospeso e spegnere il cervello... Inoltre, è importante seguire un'alimentazione salutare e varia, senza eccessi. Bevendo, però, più del solito per far fronte a disidratazione e produzione di latte materno. Nel caso, il medico prescriverà specifici integratori di vitamine e minerali.
Indolenzimento del perineo - Complici lo sforzo del parto e l'episiotomia (con conseguenti punti), l'indolenzimento nell'area del perineo è molto frequente. Per alleviare questo fastidio sono consigliati impacchi freschi e riposo. Inoltre, è bene procurarsi un cuscino a ciambella da utilizzare per sedersi nei giorni seguenti il parto. In questo modo, si avvertirà meno il dolore lasciato dai punti e si potrà allattare il bambino più serenamente, senza cercare posizioni insolite per alleviare il fastidio. Nel caso in cui il disturbo sia insopportabile, il medico potrà consigliare l'assunzione di specifici antidolorifici, compatibili con l'allattamento al seno.
Dolori e gonfiore addominale - Un senso di pesantezza e fastidio persistente alla zona dell'addome. Nel puerperio, si tratta di un disturbo comune e gestibile sia attraverso un apposito trattamento analgesico (esclusivamente prescritto dal medico), sia adottando una dieta leggera e povera di cibi che fermentino o che creino gas intestinali (no ad alimenti che richiedono una lunga digestione e no alle bibite gassate). Molto utili anche le camminate e il mantenimento di una corretta idratazione.
Montata lattea e dolore al seno - La montata lattea segna l'inizio della produzione del latte materno, immediatamente dopo l'esordio del colostro. Questo importante momento, però, si accompagna solitamente a gonfiore e indolenzimento del seno. A volte può comparire anche la febbre. Come alleviare i fastidi? Indossando abiti comodi e reggiseni specifici per l'allattamento. Molto importante è anche scegliere la misura giusta del reggiseno, considerando i cambiamenti fisici di questo periodo. In caso di forte dolore, sono utili impacchi freschi nella zona delle ascelle.
Ingorgo mammario - Durante l'allattamento al seno, è frequente soffrire di ingorgo mammario. Ciò accade quando il latte materno si ferma nei dotti mammari: si crea così un doloroso rigonfiamento che, se colonizzato da batteri, può dar luogo alla mastite (una sorta di ascesso, curabile con gli antibiotici). Per prevenire la mastite e curare l'ingorgo mammario, si possono adottare alcune strategie efficaci e tutte naturali. Molto utili sono le docce calde indirizzate sulla parte dolorante, accompagnate da un massaggio. Immediatamente dopo la doccia o l'impacco caldo, è bene attaccare il bambino al seno. Sempre consigliabile bere molto e allattare a richiesta durante le prime settimane di vita del bebè.