"Una vita non può essere stroncata per mano di un altro essere umano". Lo ha detto il parroco di Castellamonte, don Angelo Bianchi, nell'omelia pronunciata durante i funerali di Gloria Rosboch, l'insegnante uccisa e gettata nel pozzo di un'ex discarica nel Torinese. "Solo un criminale, un pericoloso folle può compiere un tale gesto. Un folle che deve essere fermato, affinché non possa distruggere altre vite".
Il sacerdote ha quindi invitato i genitori dell'insegnante a perdonare gli assassini della figlia. "Perdonate - ha detto - non perché loro meritano il perdono, ma perché voi meritate la pace. Decidete di perdonare perché il risentimento è negativo, il risentimento è velenoso, il risentimento, l'odio e la vendetta divorano. Perdonate per Gloria, che oggi si trova nell'oceano dell'amore di Dio".
Al termine della celebrazione, un lungo e silenzioso corteo di circa 500 persone ha percorso a piedi il breve tratto fino al cimitero di Castellamonte. Alla testa Marisa ed Ettore Rosboch, che hanno salutato e ringraziato chiunque gli si avvicinasse cercando di consolarli, ribadendo a tutti la complessità di questi giorni, insieme alla difficoltà di perdonare gli autori dell'omicidio della figlia.