Aborto clandestino, nuova supermulta Donne in rivolta: "Nessuno denuncerà"
Da 51 euro della legge 194 si è passati a 10mila euro con un decreto legislativo. L'appello delle associazioni al premier Matteo Renzi: "Intervenga". Il popolo di Twitter si mobilita a colpi di hashtag
Associazioni in rosa in rivolta contro il governo che depenalizza il reato di aborto clandestino ma ne aumenta la sanzione. Il 15 gennaio un decreto legislativo ha infatti "gonfiato" l'ammenda da 51 a 10mila euro. Il presidente di Donne in Rete contro la violenza ha scritto una lettera a Matteo Renzi poiché "così nessuno denuncerà il reato". Il popolo di Twitter si è mobilitato a colpi di hashtag con #obiettiamolasanzione e #apply194.
Aborto clandestino, nuova supermulta Donne in rivolta: "Nessuno denuncerà"
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Gravissimo errore quello dell'inasprimento delle sanzioni, ignora completamente le ragioni per cui la
legge 194 comminava
una multa simbolica, ovvero
permettere alle donne di denunciare i 'cucchiai d'oro' che praticavano aborti illegali e, soprattutto, permettere loro di
andare in ospedale al primo segno di
complicazione senza rischiare la denuncia", scrive
Titti Carrano.
Soprattutto, riporta
La Stampa, poiché il numero di
obiettori di coscienza in Italia è elevatissimo. "Arriva al 70% - stigmatizza la presidente di
Dire - con punte fino all'82% in Campania, de
l 90% in Basilicata, del 93,3% in Molise e del 69% in Lombardia". Inoltre, sottolinea, "nel 40% dei reparti di ginecologia e ostetricia italiani il servizio viene erogato a spizzichi. La drammatica conseguenza è
il turismo abortivo e il dilagare delle interruzioni di gravidanza
clandestine".
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