CESSATE IL FUOCO

Tregua in Siria: c'è accordo Usa-Russia WSJ:droni armati da Italia,ok da Roma

Secondo quanto è scritto nella bozza ci saranno anche attacchi congiunti contro Isis e Al Nusra: il cessate il fuoco non riguarderà i due gruppi terroristici. La Turchia preme per l'operazione di terra

© -afp|

Lo Stato Islamico e il Fronte Al Nusra, filiale di Al Qaeda, saranno esclusi dall'accordo per il cessate il fuoco in Siria raggiunto tra Stati Uniti e Russia. E proprio per colpire i due gruppi terroristici ci sarà l'istituzione di un "gruppo di lavoro" per individuare le zone da bombardare. Sono alcuni dei punti dell'intesa tra Mosca e Washington secondo quanto reso noto dall'emittente Al Jazeera. La tregua inizierà il 27 febbraio.

Obama telefona a Putin - Il presidente Usa Barack Obama ha telefonato al leader del Cremlino Vladimir Putin per discutere della tregua. Lo riferisce la Casa Bianca.

Putin: "Occasione per fermare la strage" -
"Questa è un'opportunità reale per fermare lo spargimento di sangue in Siria". Così Vladimir Putin ha commentato in tv l'accordo.

Kerry: "Tutti rispettino accordo" - Il segretario di Stato Usa John Kerry ha invitato "tutte le parti ad accettare e rispettare pienamente le condizioni" dell'accordo concluso per la cessazione delle ostilità in Siria, sostenendo che, se attuato, porterà non solo a una riduzione della violenza, ma anche ad allargare la consegna di aiuti umanitari e a sostenere il processo di transizione politica nel Paese.

Le parti devono confermare entro il 26 febbraio -
Le parti in lotta in Siria devono confermare o alla Russia o agli Usa il loro impegno al cessate il fuoco entro mezzogiorno del 26 febbraio, in modo tale che la tregua possa entrare in vigore alla mezzanotte del 27, ora di Damasco.

WSJ: "Droni armati da Sigonella, ok dal governo"
- Il governo italiano il mese scorso ha dato il via libera alla partenza di droni americani armati da una base nel suo territorio per operazioni militari difensive contro l'Isis in Libia e in Africa del Nord. Lo riporta il Wall Street Journal, parlando di "svolta" dopo oltre un anno di negoziazioni.

I droni armati Usa a cui l'Italia ha dato il permesso di partire alla volta della Libia per missione difensive sono basati dal 2011 nella base di Sigonella, in Sicilia. Secondo il WSJ, poi, Obama sta ancora tentando di persuadere il governo italiano ad autorizzare l'uso dei droni anche in operazioni offensive", come quella condotta il 19 febbraio contro un campo dell'Isis a Sabratha, nel nordovest della Libia.

In quell'occasione sono stati uccisi almeno 30 jihadisti, e tra questi quasi certamente anche la mente degli attentati al museo del Bardo di Tunisi e del resort della spiaggia di Sousa, sempre in Tunisia. In questo caso i droni sono partiti da una base militare in Inghilterra. Finora - scrive ancora il Wsj - l'Italia si è rifiutata di cedere su questo punto, per paura di accendere una opposizione interna contro la guerra, specialmente nel caso che nel corso delle operazioni dei droni ci possano essere delle vittime civili.