FIGGATTA DE BLANC

Elio e le storie tese e le loro prime volte: "La nostra è musica con buone vibrazioni"

E' uscito l'album "Figgatta de blanc", decimo in studio del gruppo. Oltre al brano sanremese, "Vincere l'odio", si parla di primi giorni di scuola, bullismo, sesso spinto e (in un'edizione speciale) viene venduto con un vibratore...

Si intitola "Figgatta de blanc" il nuovo album di Elio e le storie tese. Contiene il brano presentato a Sanremo, "Vincere l'odio", e fa da preludio al tour nei palasport che partirà a fine aprile. Si trova anche in un cofanetto a tiratura limitata associato a un vibratore... "Negli anni 60 si parlava di good vibrations della musica - spiegano a Tgcom24 -, noi le abbiamo rese concrete. Ci sentiamo vicini alle persone che godono".

Un titolo che cita apertamente i Police di "Reggatta de blanc" ("Ma non è una novità per noi: anche il live 'Made in Japan' riprendeva i Deep Purple' e 'L'album biango' era una deformazione del 'White album' dei Beatles'" spiega Faso) ma senza significati che siano altri dal puro divertissement ("L'ultimo giorno pensavamo al titolo - spiega il bassista -. Elio con l'entusiasmo di un bambino dice 'chiamiamolo merda!'. Abbiamo cercato di ammorbidire un po' e per associazione di idee siamo arrivati a figatta").

L'album si trova anche in una edizione speciale con un cofanetto a tiratura limitata di 1000 copie, intitolato "Lelo e le storie tese" che vede il cd accompagnato da un vibratore... "Si tratta di un oggetto di finissimo design scandinavo - spiega Rocco -. Lo trovi raramente nei sexy shop perché di grande valore. E' un massaggiatore che vibra in base al suono. Come Barbara D'Urso è vicina alle persone che soffrono, Elio e le storie tese sono vicini alle persone che godono". "E poi negli anni 60 si parlava di good vibrations della musica - aggiunge Faso -. Più buone vibrazioni di queste...".

La partecipazione a Sanremo, imprimatur dei Kiss a parte, non ha portato quello che ci si aspettava: il gruppo prima puntava all'ultimo posto, poi al ripescaggio. Niente di tutto ciò (ma nemmeno i secondi posti e i premi della critica del passato). Però la band è soddisfatta lo stesso. "Siamo il gruppo delle prime volte - dice Elio -. Per la prima volta a Sanremo è stata cantata la parola 'femminiello'. Ma anche 'ebreo ellenizzato di Tarso'. E per la prima volta abbiamo fatto uscire l'album in coincidenza con il Festival. In passato non eravamo mai pronti per pigrizia". Una decisione che ha portato bene, visto che "Figgatta de blanc" è stato (dopo il cd degli Stadio) il più alto ingresso in classifica degli album post Festival, direttamente al quinto posto.

Ma le prime volte non finiscono qui. "Per la prima volta in un nostro album c'è un pezzo di altri autori" spiega Faso. Si tratta di una delle perle di questo disco, "Bomba intelligente", scritta e cantata da Francesco Di Giacomo, frontman del Banco del Mutuo Soccorso, scomparso nel 2014 in un incidente d'auto. "E' una cosa nata quando abbiamo partecipato al concertone del 1° maggio, nel 2013 - spiega Rocco Tanica -. Ci siamo conosciuti sul palco e abbiamo avuto modo di scambiarci un sacco di complimenti. Poi qualche mese fa la moglie di Di Giacomo, tramite un antichissimo iscritto al nostro fan club, ci ha fatto sapere che aveva un brano bellissimo e inedito di cui c'erano registrate le tracce di voce e piano. Noi ci siamo messi al servizio di quel pezzo, costruendoci intorno un arrangiamento".

All'album, che vede il ritorno alla produzione del produttore storico del gruppo, Claudio Dentes (Otar Bolivecic), hanno collaborato Mauro Pagani, J-Ax, Nick The Nightfly e Stewart Copeland. O meglio, quest'ultimo avrebbe dovuto collaborare ma per questioni di tempo la cosa è saltata ma lui è rimasto nei crediti. I pezzi sono il solito viaggio sulle montagne russe tra giochi di parole e ironia. Si passa dal "Primo giorno di scuola" alla difesa d'ufficio della musica difficile ("Ritmo sbilenco") o alla critica all'uso smodato delle parole inglesi ("Parla come mangi"). Ma c'è spazio anche per affrontare il "binomio avvincente e controverso" delle donne e il loro "posterior" ("'She Wants' è una canzone molto languida. Perfetta per usare il Lelo - avverte Rocco -. Non dovete dircelo ma quando vi incontreremo, la luce dello sguardo dirà tutto") così come di bullismo ("'Il mistero dei bulli' abbiamo impiegato quasi 19 anni per registrarla - dice Faso -. Eravamo sempre soddisfatti a livello musicale ma mai per il testo. Inizialmente si chiamava 'Il ragazzo della via gluteo'. È così siamo tornati ai bulli"). C'è anche un vero gioco di virtuosismo compositivo ne "I delfini nuotano": "E' un pezzo in quattro quarti dove ognuno di noi, occupa un quarto con una storia sua - spiega Tanica -. Queste storie si intrecciano e Christian Meyer fa da voce narrante". Tra le prime volte di questo album c'è anche il fatto che tutti i componenti del gruppo sono impegnati vocalmente".

Adesso c'è alle porte il "Piccoli Energumeni Tour". Forse non ci sarà Rocco Tanica, salvo qualche apparizione, ma ci saranno effetti speciali come mai si erano visti in un concerto degli Elii. "Per la prima volta vogliamo mettere in scena uno spettacolo vero - dice Elio -. Per questo abbiamo scelto i posti più grandi. Avremo scenografie e ballerine milf". E tante cose mai viste. Perché Elio e le storie tese è il gruppo delle prime volte.

LE DATE DEL "PICCOLI ENERGUMENI TOUR"
29 APRILE ASSAGO (MI) – Mediolanum Forum
7 MAGGIO ROMA - Palalottomatica
14 MAGGIO BOLOGNA - Unipol Arena
15 MAGGIO TORINO - Pala Alpitour
17 MAGGIO MONTICHIARI (BS) - Pala George
20 MAGGIO FIRENZE - Nelson Mandela Forum
21 MAGGIO PADOVA - Gran Teatro Geox