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Il futuro in cartolina, come i bisnonni francesi immaginavano la realtà del 2000

Dalla conquista dei fondali marini alle macchine volanti: i quadretti sono stati realizzati in occasione l'Esposizione universale di Parigi del 1889

© agenzia

Automobilisti e agenti del traffico che sfrecciano nei cieli, robot per le pulizie domestiche e partite a croquet sul fondo del mare. Sono solo alcuni dei modi in cui i francesi di inizio Novecento immaginavano la realtà del Duemila. Un mix di super invenzioni futuristiche e ossessione per la conquista dei fondali oceanici raccontato in una serie di cartoline e quadretti realizzati dall'artista francese Jean-Marc Côté in occasione dell'Esposizione universale di Parigi del 1889.

Nelle opere francesi, recanti la scritta "En l'an 2000" ("Nell'anno 2000"), emerge tutta quella fascinazione esercitata sugli uomini dell'epoca dai racconti fantastici di Jules Verne. Un autentico "tesoretto" artistico" scoperto per caso quasi un secolo dopo dallo scrittore russo Isaac Asimov, che decise di pubblicare le cartoline nel libro Futuredays: A Nineteenth Century Vision of the Year 2000.

Tra gli altri soggetti rappresentati, spiccano imponenti dirigibili da guerra e macchinari che truccano, acconciano i capelli e confezionano vestiti in maniera meccanica. E ancora: robot in grado di far suonare un'orchestra intera grazie all'opera di un solo uomo, macchine che trasferiscono nel cervello dei ragazzi il contenuto dei libri e la conquista dei cieli da parte di pompieri e postini.