La Procura di Ragusa ha indagato per omicidio e occultamento di cadavere Andrea Stival, il suocero di Veronica Panarello, nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del nipote dell'uomo, Loris. L'iscrizione, si sottolinea in ambienti attivi nelle indagini, è un atto dovuto dopo le dichiarazioni della donna che lo ha chiamato in correità, sostenendo che erano amanti.
Legale Stival: "Non ne sappiamo nulla" - "Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione, né formale né informale. La stampa lo sa e noi no...". Così l'avvocato Francesco Biazzo, legale di Andrea Stival, commenta la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati del suo assistito nell'inchiesta per l'uccisione di Loris.
Legale: "Completamente estraneo ai fatti, quereleremo Veronica Panarello" - "Andrea Stival - ha aggiunto il penalista - è estraneo alle accuse mosse dalla nuora, che quereleremo per calunnia appena avremo gli atti delle sue dichiarazioni. Non ha ucciso lui Loris e non era l'amante di Veronica Panarello".
Le accuse di Veronica Panarello - Parlando con una psicologa nel carcere di Catania dove è rinchiusa, Veronica Panarello ha accusato il suocero dell'omicidio del figlio: "Loris lo ha ucciso mio suocero Andrea Stival e ho ricordato tutto quando sono andato a trovarlo al cimitero, ma non l'ho detto prima perché avevo paura che uccidesse anche il bimbo più piccolo. Lo ha fatto perché eravamo amanti".
La morte di Loris - Loris Stival, 8 anni, è stato assassinato il 29 novembre 2014 nella sua casa a Santa Croce Camerina. Per il suo omicidio la madre è a processo, col rito abbreviato, per omicidio premeditato e occultamento di cadavere davanti al Gup di Ragusa. Per la Procura lo avrebbe strangolato usando delle fascette di plastica e poi gettato il corpo nel canalone di contrada Mulino Vecchio.
Le diverse verità di Veronica - La donna ha più volte cambiato versione sulla ricostruzione dei fatti: da innocente a testimone di un incidente, con Loris che si sarebbe strangolato mentre giocava, all'accusa al suocero, l'avrebbe ucciso lui per eliminare un testimone della loro relazione.