EX PRESIDENTE NEI GUAI

Francia, l'ex presidente Sarkozy indagato per finanziamento illegale

Sotto accusa la campagna elettorale del 2012. Sarkozy è comparso davanti ai magistrati per il cosiddetto "caso Bygmalion", lo scandalo che deve il suo nome a un'impresa che avrebbe emesso fatture false per circa 18,5 milioni di euro

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L'ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, è indagato per finanziamento illegale della sua campagna elettorale nel 2012. La decisione dei magistrati è arrivata alla fine di una giornata di interrogatori. Sarkozy, capo dell'opposizione di destra dei Republicains, è in piena attività politica con posizionamento dei vari candidati per le primarie in vista delle presidenziali 2017.

L'ex capo dell'Eliseo è stato ascoltato tutta la giornata dai magistrati. L'inchiesta Bygmalion, dal nome della società che organizzò i comizi elettorali, riguarda un sistema di fatture false volto a nascondere il superamento del limite di spesa legale per le presidenziali, fissato a 22,5 milioni di euro. Queste fatture false servivano ad attribuire al partito di destra Ump (poi ribattezzato Les Republicains) circa 18,5 milioni di euro di spese che invece avrebbero dovuto figurare sul conto della campagna presidenziale di Sarkozy.

Convocato "davanti al giudice istruttore", il presidente del partito Les Republicains è stato incriminato per "finanziamento illegale della campagna elettorale per aver, in qualità di candidato, superato il tetto legale delle spese elettorali", indica il comunicato del procuratore di Parigi.

Sarkozy si ritrova in posizione indebolita da vari dossier giudiziari relativi al periodo della sua presidenza, ma non vuole mollare. E' già stato accusato di "corruzione attiva" e "traffico di influenze illecite" oltre "violazione del segreto professionale": è sospettato di aver tentato di ottenere da un magistrato informazioni secretate su un dossier che lo riguardava.