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Allarme clima della Nasa: "Gennaio 2016 pi� caldo di sempre"

Rispetto alla media termometro salito di 1,13 gradi. Colpa di El Nino ma soprattutto del surriscaldamento globale

Dopo un 2015 certificato come anno pi� caldo degli ultimi 136 anni, il 2016 non si smentisce e inizia stabilendo un nuovo record sul termometro. Il gennaio appena trascorso, stando ai dati della Nasa, � stato il pi� caldo dal 1880, cio� da quando si ha disponibilit� di dati. La temperatura globale ha raggiunto 1,13 gradi in pi� rispetto alla media del 1951-1980, che � il parametro usato dall'Agenzia statunitense per misurare il trend delle temperature.

Un rialzo da record (negativo) - Si tratta dello scostamento dalla media pi� alto mai registrato nella storia, e della quarta volta consecutiva in cui la temperatura sale di oltre un grado sopra la media dopo ottobre (+1.06 gradi) novembre (+1.02) e dicembre (+1,11) scorsi.

Colpa non solo de El Nino - Al record ha contribuito il fenomeno naturale periodico El Nino, che riscalda le acque del Pacifico, ma solo in minima parte. Per Stefan Rahmstorf, ricercatore del Potsdam Institute, El Nino pu� far salire il termometro di 0,2 gradi centigradi al massimo, mentre "oltre l'80% dell'aumento � dovuto al riscaldamento climatico".

Necessario eliminare combustibili fossili - L'affievolirsi del Nino nei prossimi mesi potrebbe far scendere in parte le temperature globali ma, ha spiegato l'esperto al Sydney Morning Herald, "il trend di riscaldamento andr� avanti finch� non elimineremo i combustibili fossili".

Fiji primo Paese che ratifica il Cop21 - Intanto le Fiji diventano il primo Paese a ratificare l'accordo per il clima sottoscritto a Parigi a dicembre al summit Onu per il clima (Cop21). L'arcipelago si � impegnato a generare il 100% della sua elettricit� da fonti rinnovabili entro il 2030, anche grazie ad aiuti internazionali. Ha promesso inoltre di tagliare le emissioni del settore energetico del 30% entro la stessa data. Per far s� che l'accordo di Parigi sia effettivo serve la ratifica di almeno 55 Paesi su 195, rappresentanti di almeno il 55% delle emissioni globali.

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