Il possibile impatto dell'economia digitale sul Pil: circa 75 miliardi entro il 2020
Ad oggi il contributo offerto dall'economia digitale alla crescita del Prodotto interno lordo italiano è ancora modesta soprattutto nel confronto con i principali Paesi industrializzati
La maggioranza degli studenti universitari italiani dimostra una scarsa conoscenza della trasformazione digitale in atto nell'economia. Eppure il possesso di adeguate competenze digitali offre più chance lavorative ed è assolutamente necessario a uno sviluppo maggiore dell'economia.
Secondo un'indagine condotta da University2Business, nonostante una porzione degli universitari dimostri di saper utilizzare alcune tecnologie digitali – il 10% ha dichiarato di saper sviluppare dei software, mentre il 20% sta imparando a farlo –, la maggioranza degli studenti degli atenei italiani possiede una scarsa conoscenza della trasformazione digitale in atto nell'economia: ad esempio, tre su quattro non conoscono termini come "fatturazione elettronica”, "big data” e "cloud".
Eppure il possesso di adeguate competenze digitali offre maggiori opportunità lavorative a chi è alla ricerca di un impiego – nel 2015 due giovani su cinque sono stati assunti grazie alle proprie competenze digitali (dati Unioncamere e ministero del Lavoro) – ed è assolutamente necessario ad un maggiore sviluppo dell'economia digitale.
Economia digitale che ad oggi offre un apporto relativamente modesto alla crescita dell'Italia. Specie nel confronto con i principali Paesi industrializzati. Stando al report
Digital Disruption: the Growth Multiplier di Accenture, ad oggi l'economia digitale contribuisce per il 18% del Prodotto interno lordo italiano (contro il 33% degli Stati Uniti, il 31% del Regno Unito) e dunque rappresenta una leva di crescita non ancora pienamente sfruttata. Secondo il rapporto – attraverso uno sviluppo adeguato di tecnologie e di fattori abilitanti, come le competenze, le infrastrutture, il contesto normativo… – l'economia digitale potrebbe generare una crescita aggiuntiva al PIL italiano del 4,2% (circa 75 miliardi di euro) entro il 2020.
Per riuscirci, l'Italia dovrebbe indirizzare il 60% del suo impegno supplementare nella crescita digitale verso una migliore applicazione di tecnologie e un 40% nella spinta allo sviluppo dei cosiddetti fattori abilitanti.
A livello mondiale, invece, un'economia digitale potenziata in modo adeguato potrebbe generare una crescita aggiuntiva al Prodotto interno lordo pari a 2.000 miliardi di dollari da qui al 2020.
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