Arriva nelle sale italiane il 25 febbraio "Good Kill", il nuovo film di Andrew Niccol che scandaglia i lati oscuri delle guerre a distanza. Nascosti in piccoli bunker negli Stati Uniti, i piloti americani guidano gli aerei pronti a sganciare bombe in Medio Oriente. Ambientato nel picco degli attacchi per mezzo dei droni, il film si concentra sui conflitti morali e i dilemmi legati all'utilizzo di questa nuova tecnologia.
Il Maggiore Tommy Egan (Ethan Hawke) vanta una grande esperienza al comando degli F-16 in Iraq ed in Afghanistan, ma ora partecipa alle missioni militare da un abitacolo molto diverso. È un pilota di droni e combatte la guerra da remoto, in un cubicolo dotato di aria condizionata a 7000 miglia di distanza dai suoi obiettivi, in una base vicino a Las Vegas.
Dopo aver combattuto contro i Talebani per dodici ore, Tommy torna a casa per litigare con moglie e figli. Giorno dopo giorno diventa una vittima della guerra che sta combattendo a migliaia di chilometri di distanza, senza correre alcun rischio. Piange la morte di alcuni colleghi durante missioni di volo reali e soffre di stress post traumatico sebbene non viva la guerra in prima linea. Una schizofrenia che lo porterà a curarsi più delle famiglie che colpisce oltreoceano rispetto alla propria.