Si è presentata per la prima volta al Festival di Sanremo e con la sua "Nessun grado di separazione" è arrivata a un passo dalla vittoria. Ora Francesca Michielin il 19 febbraio pubblica "di20are", riedizione ampliata del suo album "di20" e guarda avanti, al prossimo Eurovision Song Contest di Stoccolma, nel quale rappresenterà l'Italia. "Per me è un sogno - dice Tgcom24 -. Sono uscita 'dalla scatola' e mi apro al mondo".
E' arrivata a Sanremo con l'incoscienza dei 20 anni, decisa a godersi la settimana indipendentemente da come fosse andata. Al punto da viverla in modo decisamente atipico, ovvero "campeggiando" ("Ogni nuova avventura devo viverla in un certo modo. E volevo arrivare a Sanremo con la forma mentis del campeggio, che è una cosa che ho sempre fatto sin da quando ero bambina. Vivere low profile, come fosse un'avventura, lasciandosi trasportare, è stato un modo per essere felici"). Alla fine se ne è andata con almeno due risultati di peso: il secondo posto e l'Eurovision Song Contest del 14 maggio (senza contare che il suo brano è il più ascoltato su Spotify). Francesca Michielin, salopette e due orologi al polso ("Uno è sul fuso orario di Los Angeles, dove sta il mio produttore Michele Canova") fa del distinguersi un punto fondante del suo progetto artistico. "Credo che uno degli obiettivi per un'artista sia la ricerca del suono - spiega -. Sarà perché ho iniziato con il pianoforte quando avevo 9 anni e il canto è arrivato solo più tardi, ma per me è così. Preparando il brano di Sanremo abbiamo fatto un minuziosissimo lavoro di produzione. L'ideale sarebbe che quando inizia la canzone, prima ancora di sentire entrare la voce, la gente capisse che è un mio brano".
Il tuo suond è frutto di una ricerca precisa o si è formato in base alle influenze e quello che ti piace ascoltare?
Quando ho iniziato il progetto di 'di20' con 'L'amore esiste' c'è stato uno spartiacque. Quando è arrivata la proposta del pezzo di Sanremo volevo mantenere un'identità sonora ma, consapevole di andare all'Ariston, avere qualcosa che fosse fruibile per tutti. E' stata una grande sfida. Perché fare le cose particolari a volte rischia di essere fine a se stesso: l'originalità è bella se comprensibile.
Da cosa è ispirato il testo di "Nessun grado di separazione"?
Il titolo è ispirato alla teoria del mondo piccolo, o dei 6 gradi di separazione, che sostiene che ognuno di noi è separato da qualunque altra persona al massimo da 6 passaggi relazionali. Ovviamente io l'ho traportata dal piano sociologico a quello emotivo. Spesso ci chiudiamo in una scatola per insicurezza e timore anche di noi stessi. Il brano racconta la voglia di uscirne, per aprirsi alla vita. Avere un contatto il più diretto possibile con il mondo.
Privato e pubblico e che si fondono...
Ho registrato i cori di questo pezzo il giorno dei fatti di Parigi. E ci sono passaggi del testo che in quel momento ho sentito particolarmente. Quando dice 'Non c'è nessuna divisione tra di noi, siamo una sola direzione in questo universo che si muove' mi ha fatto riflettere su quante divisioni ci siano tra le persone, quando in realtà siamo tutti esseri umani con sogni e speranze. Non dovrebbero esserci linee di demarcazione.
Dal vivo utilizzi un vocal designer con il quale crei molteplici effetti di voce, tra i quali sovrapporre molti cori. Lo usi anche in fase di composizione?
Ce l'ho da circa un anno. La sua funzione principale è per il live. Ma quando ho fatto 'Nice to meet you', uno degli inediti della nuova edizione dell'album, già immaginavo un finale con i cori che si sovrapponevano e quindi è stato un elemento che è servito per la scrittura. Il pianoforte resta il mio migliore amico ma mi sto ampliando nel modo di scrivere, tanto che 'Battito di ciglia' l'ho scritta a partire da una ritmica.
Hai fatto una prima parte del tour e ora ripartirai. Dal vivo suoni piano, chitarra, basso, timpani: ti piace molto "giocare" con gli strumenti...
A me piace il concetto analogico, fisico, della musica. Toccare le cose, anche se dopo hai i calli sulle dita o i crampi alle mani, è una bella sensazione. A me la musica piace a 360 gradi: mi piace per esempio provare a sovraccaricare in studio un pezzo e poi magari renderlo in una versione acustica però comunque piena: pochi strumenti ma che fanno tante cose.
Venivi da "X Factor" e da un tour. Come è stato trovarsi di fronte a una platea particolare come quella di Sanremo?
Per una come me, che ha sempre suonato con lo strumento davanti, è molto complesso presentarsi direttamente davanti al pubblico, senza 'nessun grado di separazione'. Però ho 20 anni e ora mi sento pronta. Come ho detto dal vivo, è stata una figata.
LE DATE DEL "NICE TO MEET YOU" TOUR
12 marzo - New Age di Roncade (TV)
20 marzo - Hart di Napoli
24 marzo - Viper di Firenze
25 marzo - Vidia di Cesena
29 marzo - Salumeria della Musica di Milano
30 marzo - Bravo Café di Bologna.