Sette costole rotte, segni di scosse elettriche sui genitali, lesioni traumatiche, tagli inferti con lame affilate su tutto il corpo, lividi e abrasioni e anche un'emorragia cerebrale. Sono i segni delle torture presenti sul cadavere di Giulio Regeni rivelati dall'esame autoptico. Lo rivelano fonti medico-legali all'agenzia Reuters. L'autopsia è stata secretata dalla Procura de Il Cairo.
Dopo le indiscrezioni del New York Times, secondo cui Regeni sarebbe stato portato via dalla polizia egiziana il 25 gennaio, probabilmente perché scambiato per una spia, sempre il giornale statunitense avrebbe trovato un testimone che sostiene che il fermo dell'italiano sarebbe stato "ripreso da quattro telecamere di sorveglianza" di altrettanti negozi del quartiere.
Ong: "A gennaio 66 desaparecidos a Il Cairo" - Lo scoop del Nyt e le indiscrezioni circa le torture subite da Regeni arrivano nello stesso giorno in cui la Commissione egiziana per i diritti umani denuncia che sarebbero almeno 66 le persone considerate "desaparecidos" nel mese di gennaio, a cui si aggiungono "42 casi di sospette torture in carcere". Uno dei responsabili della Ong, Mohamed Lotfy, spiega che per "desaparecidos" si intendono individui fermati dalle forze di sicurezza senza accuse formali, o senza che sia rivelato il luogo dove vengono attualmente detenuti.