"Giulio Regeni è entrato nella Resurrezione". Sono le parole pronunciate da don Luigi Fontanot, parroco di Fiumicello, durante la cerimonia funebre per il ricercatore friulano brutalmente ucciso in Egitto. Gremita la palestra dove si svolgono le esequie, celebrate in parte in inglese per consentire la comprensione agli amici stranieri. Presente anche il sacerdote copto che benedisse la salma all'ospedale de Il Cairo.
"Grazie per questo compito di testimonianza che ci coinvolge tutti. Grazie, grazie e ancora grazie", ha aggiunto don Fontanot, rivolgendosi al suo amico personale Giulio Regeni, nel corso dell'omelia ai funerali.
Il parroco ha definito "Giulio una persona speciale, per l'entusiasmo, per la voglia di conoscere" ricordando i concetti di libertà e di amicizia che aveva espresso: "Libertà è la possibilità di esprimere te stesso in un certo contesto; amicizia e' un rapporto incondizionato tra due persone".
Particolarmente toccante il messaggio di Paola Regeni, la mamma di Giulio, letto sull'altare da un ragazzo, ultima di tante testimonianze di affetto durante i funerali. "Grazie Giulio, per avermi insegnato tante cose. Resta nel mio cuore l'energia del tuo pensiero. Il tuo pensiero, per amare, comprendere, costruire tolleranza. Con affetto, la mamma".