Ha commosso tutti con la sua esibizione, tanto che tutto il teatro Ariston si è alzato in piedi e ha regalato una meritata standing ovation a Ezio Bosso. Il pianista, direttore d'orchestra, ex bassista degli Statuto che suona a Londra e nei più prestigiosi teatri del mondo ha emozionato con la sua performance al pianoforte. Il musicista è affetto da una malattia neurologica degenerativa (una forma di Sla) che non limita però la sua creatività.
"La musica è come la vita, si può fare in un solo modo, insieme - ha detto Bosso - noi uomini tendiamo a dare per scontate le cose belle. La vita è fatta di dodici stanze: nell'ultima, che non è l'ultima, perché è quella in cui si cambia, ricordiamo la prima. Quando nasciamo non la possiamo ricordare, perché non possiamo ancora ricordare, ma lì la ricordiamo, e siamo pronti a ricominciare e quindi siamo liberi".
Il pianista, che ha scoperto di essere malato nel 2011, ha eseguito al pianoforte "Following a bird", contenuto nel suo album "The 12th room", brano che "fa riflettere sul fatto di perdersi per imparare a vivere. Perdere i pregiudizi, le paure, perché perdere il dolore ci avvicina".