Doppia data sold-out a Milano

Max Gazzè festeggia vent'anni di carriera in grande stile

Doppia data sold-out a Milano, per un live ricco di ricordi ma proiettato nel futuro

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Alcatraz strapieno e fan in fila sotto la pioggia battente ieri sera per la prima delle due date milanesi del 'Maximilian' Tour di Max Gazzè. Il cantautore romano è tornato in grande stile, accompagnato sul palco dalla band e da un impianto video interattivo, per festeggiare con i fan il ventennale del suo disco d'esordio "Contro un'onda del mare".

Gazzè per l'occasione ha rispolverato suoi primissimi brani come "Quello che fa paura" o "L'eremita" - che non cantava da ben 18 anni - mettendoli fianco a fianco con quelli più recenti di "Maximilian". A completare la scaletta i grandi successi, che hanno fatto ballare il pubblico per quasi due ore. Ad un anno di distanza dall'avventura di gruppo con gli "amichetti" Niccolò Fabi e Daniele Silvestri, il cantautore è tornato ad esibirsi da solo supportato da un impianto scenografico video ricco di effetti multimediali, che interagiva con i movimenti del corpo e il ritmo della musica.

Ad aprire le danze è l'ultimo singolo "Mille volte ancora", poi un salto indietro nel tempo con "Megabytes", prima di passare alle hit "I tuoi maledettissimi impegni", "Il timido ubriaco" e "Il solito sesso". Arriva quindi il momento di una vera chicca: "Su un ciliegio esterno", dritta dritta dal 2000, scelta dai fan sui social. Si continua poi con "Nulla", "Ti sembra normale", "Cara Valentina", "La favola di Adamo ed Eva", "Sul fiume", "Raduni ovali" (ghost track del terzo album), "Edera", "L'amore non esiste", "Questo forte silenzio", "Mentre dormi" e la ritmata "La vita com'è".

A questo punto Gazzè imposta la macchina del tempo sul 1996 e, mescolando in una clip gli eventi mondiali di quell'anno e il suo esordio musicale, porta l'Alcatraz indietro di vent'anni sulle note di "Il bagliore dato a questo sole", "Sirio è sparita", "Quel che fa paura" e "L'eremita". Prima di augurare la buonanotte c'è ancora tempo per tre classici: "Vento d'estate", "Sotto Casa" e "Una musica può fare". Intanto fuori ha smesso di piovere e si può tornare a casa in compagnia della musica di Max-Maximilian che risuona ancora nella testa.